19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Subito interventi straordinari per evitare il tracollo

Olio d’oliva: imprese agricole ormai in ginocchio

La Cia partecipa all’incontro con il ministro Zaia. Immediate misure per ridurre i costi produttivi e gli oneri sociali e per sostenere i prezzi sul campo in caduta libera. Forte azione contro frodi e sofisticazioni

Subito interventi straordinari per dare immediate risposte ai produttori olivicoli che, specialmente quelli pugliesi, stanno vivendo una fase di grave crisi, con aumenti vertiginosi dei costi produttivi, oneri sociali sempre più onerosi e prezzi sul campo in caduta libera (meno 20 per cento). Il mercato, in particolare, le contraffazioni e le falsificazioni tagliano circa un miliardo di euro dei redditi degli agricoltori italiani. E’ quanto sottolineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione dell’incontro a Roma con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.

Il settore -afferma la Cia- ha bisogno di certezze e di prospettive. Per questa ragione, oltre ad immediate ed efficaci misure, è indispensabile un Piano nazionale olivicolo per dare ai produttori gli opportuni strumenti per rilanciare lo sviluppo e accrescere la competitività. Un Piano che consenta, inoltre, di promuovere e valorizzare l’olio extravergine d’oliva «made in Italy», prevedendo anche accordi di filiera con la grande distribuzione.
Non solo. Serve un’azione adeguata contro le contraffazioni, con minuziose verifiche chimico-fisiche ed organolettiche. Oggi, infatti, su 9 bottiglie che dichiarano di contenere olio extravergine solo 7 lo contengono veramente e 2 non dicono la verità, cioè non contengono extravergine. Delle 7 bottiglie, poi, 4 soltanto sono di olio extravergine italiano e 3 di olio extravergine estero. Naturalmente il tutto viene venduto per italiano.

Occorre anche una corretta attuazione della norma sull’indicazione dell’origine obbligatoria in etichetta e, soprattutto, «tolleranza zero» contro chi commette frodi e sofisticazioni.
Le misure urgenti -sottolinea la Cia- vanno indirizzate primariamente a sostenere il reddito delle aziende olivicole e a tonificare il mercato senza abbassare, ma, al contrario, rilanciare l’immagine del «made in Italy».
Tra gli interventi per il settore la Cia sollecita in particolare: anticipo dell’80 per cento del premio Pac della prossima campagna agli olivicoltori; riduzione degli oneri sociali per le imprese che fanno ricorso a mano d’opera; ammortizzatori sociali alle imprese e agli operatori del comparto; progetti territoriali per l’esecuzione di servizi, anche collegati al sistema associativo, per lo svolgimento di operazioni colturali (trattamenti, potature, raccolte, ecc); campagna promozionale per sostenere il consumo del prodotto «olio extravergine di oliva» che ha elevati benefici per la salute e corrisponde ad una giusta nutrizione; progetti finalizzati ad utilizzare oli lampanti e sanse a scopo energetico, come ammortizzatori sul mercato; avvio di una sistematica campagna di monitoraggio sul rapporto tra produzione, trasformazione e commercializzazione.