La media dimensione sta a galla, la piccola barcolla
Turismo e ristorazione pagano lo scotto della crisi dei consumi. Informatica in crescita
L’onda lunga della crisi investe anche le imprese dei servizi:
-2,6% il bilancio del volume d’affari nel III trimestre 2008 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. A pagare lo scotto le piccole imprese fino a 49 dipendenti, per le quali la riduzione del fatturato è pari a –3,5%. Si tengono ancora a galla le imprese maggiori, che chiudono il trimestre confermando i livelli dello stesso periodo del 2007.
L’indagine congiunturale effettuata dal Centro studi Unioncamere sulle piccole e medie imprese italiane del settore dei servizi evidenzia come la riduzione maggiore del volume d’affari abbia interessato il Mezzogiorno (-3,5%) e il Nord-Ovest (-3,0%). Un po’ meno pesante si presenta l’andamento del Nord-Est (-2,2%) e del Centro (-1,7%).
La contrazione dei consumi delle famiglie italiane ha una pesante ricaduta sulle imprese del settore turistico (-7,0%) e sui servizi di ristorazione (-6,1%). Anche i Servizi professionali cosiddetti «avanzati» chiudono in forte perdita (-4,9%). Meno sensibile il decremento del volume d’affari negli altri settori, mentre il solo comparto che registra un aumento del volume d’affari dell’1,1% è quello dell’Informatica.
Per il trimestre di fine anno, previsioni negative per Alberghi e servizi turistici (-23 il saldo tra aumenti e diminuzioni) e per la ristorazione (-21). Meno pessimiste, ma improntate alla prudenza, le previsioni degli altri settori dei servizi (+24 il saldo tra aumenti e diminuzioni nell’Informatica e +27 nei servizi alle persone).
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