19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Accordo UE per aumento quote latte in Italia

«Quote latte: era ora che si decidesse un aumento»

Federconsumatori: «Ora si rispetti, nella distribuzione, chi è sempre stato in regola e si incentivi la vendita “alla spina”»

Positiva la decisione di aumentare, finalmente, le quote latte.
Era ora!.
Ci chiedevamo - sostengono Adusbef e Federconsumatori – cosa si stesse aspettando per prendere tale provvedimento.
Forse che gli Uffici Studi della Comunità Europea si rendessero conto che cinesi ed indiani stavano cominciando a consumarne «qualche sorso»?
Oppure si aspettava che i magazzini, una volta pieni di latte in polvere, si svuotassero ulteriormente?

Certo è che questo ritardo potrebbe avere ricadute in termini di quantità produttive, dal momento che gli animali, per produrre il latte, devono raggiungere l’età necessaria.
Ora, quello che è fondamentale è che si tenga presente che, nella distribuzione di tali quote, è necessario rispettare, in maniera precisa e puntuale, chi è sempre stato in regola. Fare il contrario significherebbe lanciare un segnale di incitamento all’irregolarità, in questo caso del latte e, più in generale, per altre questioni.

Inoltre, a tale proposito, a beneficio delle tasche dei consumatori, dell’ambiente e anche degli stessi produttori, è determinante l’ampliamento, in maniera decisa e determinata, della vendita sfusa del latte.
Acquistando il latte «alla spina», infatti, una famiglia che consuma in media 1 litro di latte al giorno può risparmiare, in media, 219 Euro l’anno.