5 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Delibera trasporto pubblico

«Mancanza di intrattenere corrette relazioni con il Sindacato»

CGIL: «Il 14 ottobre 2008 in un incontro specifico unitario, era stata assicurata l’invariabilità dei criteri e delle risorse, oggi evidentemente la pressione delle imprese del trasporto pubblico ha portato a questa assurda decisione»

Con la delibera approvata della Regione per la redistribuzione delle risorse aggiuntive destinate a finanziare il Trasporto Pubblico, viene dimostrata ancora una volta, la mancanza di volontà da parte dell’Assessore ai Trasporti e del Consiglio tutto di intrattenere corrette relazioni con il Sindacato, sbagliando così nel merito e nel metodo.

Il 14 ottobre 2008 in un incontro specifico unitario, era stata assicurata l’invariabilità dei criteri e delle risorse, oggi evidentemente la pressione delle imprese del trasporto pubblico ha portato a questa assurda decisione.

Tale scelta oltre ad essere sbagliata perché assunta a fine anno, a programmazione e produzione già definita e risorse già investite, rimette in discussione anche le quote di copertura del contratto nazionale di lavoro con ricadute sul personale inaccettabili.

Si conferma così l’incapacità e la mancanza di volontà della Regione, nell’indirizzare e portare a termine una politica della mobilità pubblica su tutto il territorio, integrando l’attività ferroviaria e privilegiando le scelte delle Amministrazioni locali per aumentare la velocità, la qualità, l’interscambio e la puntualità del servizio garantendo ai Comuni e alle Province che operano in tal senso, risorse economiche aggiuntive.

Viene invece privilegiata ancora una volta la logica del «fai da te» delle Aziende, con il benestare dei Comuni che non vogliono scontentare il trasporto privato.

L’immobilismo sull’Agenzia Regionale, e sul progetto di «Azienda Regionale del T.P.L.», inquadra perfettamente la logica del «volemose bene», sposata dagli enti locali tutti, mentre in altre Regioni, vengono avanti fusioni societarie e alleanze fra imprese, per far fronte alle gare richieste dalle stesse amministrazioni.

In un momento in cui vengono richiesti servizi, e vi sarebbe la necessità di lanciare un grande progetto di mobilità a rete, tutto rimane fermo per i «veti incrociati».

Chiediamo quindi, vengano rapidamente rivisitati i criteri, ristabilendo le quote per il 2008 e rinviando nuove variazioni alla ridefinizione del contratto triennale regionale, coinvolgendo le OO.SS. nel confronto nel pieno rispetto dei contratti e della mobilità dei cittadini.