19 aprile 2024
Aggiornato 00:30

«Epifani sta disegnando una strategia fallimentare per la Cgil»

Così si è espresso Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia

«Forse, stavolta, non ci sarà ’la sconfitta’, l’episodio simbolico che chiude un’epoca, come accadde con il referendum sulla scala mobile, che segnò l’affermazione della linea modernizzatrice craxiana rispetto al conservatorismo Cgil-Pci. Eppure, tappa dopo tappa, Guglielmo Epifani (che paradossalmente e’ cresciuto nella componente riformista della Cgil) sta disegnando una strategia fallimentare, che isolerà la Cgil rispetto alle altre forze sindacali, la priverà di qualunque interlocuzione con il Governo, e la renderà sempre meno popolare e credibile presso l’opinione pubblica».

Così si è espresso Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, che ha osservato: «Rumors interni, tuttora non smentiti, parlano perfino di un sondaggio riservato che attesterebbe un drammatico calo di consensi e di fiducia per la Cgil nelle ultime settimane. Si e’ cominciato con Alitalia, con un’opposizione frontale all’operazione Cai, salvo poi decidere una affannosa retromarcia, quando e’ stato chiaro anche ad Epifani l’atteggiamento dell’opinione pubblica; si e’ proseguito sui contratti; e si arriva ora all’improvvida agitazione su scuola e università.

Epifani, vedendo un Pd fragile, tenta l’Opa, di tutta evidenza. E così da una parte organizza le manifestazioni di Veltroni (con il compagno Passoni), e dall’altra detta la linea massimalista. Ma sbagliano entrambi i contraenti di questo patto: Epifani perché, appunto, va incontro ad una ’scala mobile a tappe’; Veltroni perché si schiaccia sulla parte più conservatrice e immobilista del suo blocco sociale».