1 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Alternative dispute resolution

Anche l’ordine nazionale forense per un si’ a misure pro ADR

Rapida e poco dispensiosa, mezzo indispensabile per comporre controversie che si costruiscono con la collaborazione evitando lo scontro tra le parti

Al congresso nazionale forense che si terrà a Bologna il prossimo  13 novembre, si parlerà ancora  della conciliazione come strumento valido di risoluzione  delle controversie alternative  alla giustizia ordinaria dei Tribunali. Rapida e poco dispendiosa e quale mezzo indispensabile per comporre  controversie  che si costruiscono  con la collaborazione evitando lo scontro tra le parti. Dunque, non più liti temerarie.

Pienamente d’accordo su quanto affermato da Grillo (Oua), favorevole alla conciliazione , «  la paralisi della giustizia civile paralizza anche noi avvocati»  bisogna solo tenere più in conto l’attività difensiva  anche nella conciliazione, continua  Grillo.
 Assicurare una giustizia rapida ed efficace  è cosa fattibile  solo attraverso  l’istituto della conciliazione  che, oltre ad essere risorse  di lavoro per avvocati e neo laureati in materie giuridiche ed economiche, si estende, ancora più favorevolmente, nei confronti di avvocati, con più di 15 anni di iscrizione all’albo professionale. Questi, infatti,  possono  trattare ed anche intensamente,  oltre, che la conciliazione di base anche quella specialistica. Un vantaggio non indifferente nei confronti dei giovani avvocati e dei neoi laureati.

Un sistema conciliativo che si sta allargando a macchia d’olio  dal Nord al Sud,   darà  grosse soddisfazioni all’attuale Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha avuto il merito   di capire che solo attraverso  l’A.D.R.   si eviterà la paralisi della  Giustizia Civile.  
I recenti dati venuti fuori dalla recente settimana dedicata alla conciliazione,  dice Pecoraro ( ANPAR – Organismo Internazionale per la conciliazione e l’arbitrato),  in tutt’Italia, ci dicono che,  «sono state gestite oltre 40.000 conciliazioni. Solo nel 2007 le domande sono state pari a 14.183, con un incremento del 52% rispetto al 2006. Il valore medio delle conciliazioni è pari a 22.800 Euro, con una durata media di 63 giorni»  Opportunità di lavoro dunque, per 40 mila tra avvocati e commercialisti  su un totale di circa trecentomila iscritti.

La conciliazione non è solo uno strumento di  salvataggio della giustizia, continua Pecoraro, ma, è anche, sistema  di efficienza per quegli enti pubblici che adottano  il sistema trasparente dell’ ADR, come gestione, delle controversie nascenti  tra il cittadino e l’ente.
La conciliazione, se, adottata come metodo di risoluzione alternativo alla giustizia ordinaria, da questi enti pubblici, ha la capacità di eliminare, in breve tempo,  quei  «residui passivi e attivi» appostati  in bilancio:   che,  si tramandano da un’amministraziione all’altra,  spesso con conseguenze disastrose, che il più delle volte portano  a disssesti, commissariamenti ed interventi della Corte dei Conti sui patrimoni personali degli amministratori.