27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Il settore pesca

Di Mauro: «Le risorse del FEP indispensabili per lo sviluppo del settore»

Il Fondo europeo della Pesca prevede per la Sicilia l’utilizzo complessivo di risorse comunitarie, statali e regionali per 151 milioni di euro

La giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro, la programmazione 2007/2013 del Fondo europeo della Pesca, che prevede per la Sicilia l’utilizzo complessivo di risorse comunitarie, statali e regionali per 151 milioni di euro.

Soddisfatto del risultato, l’assessore Di Mauro: «Il governo considera la pesca un settore straordinario, una filiera finora poco valorizzata ma che, se sostenuta adeguatamente, può diventare uno strumento efficace e concreto in termini di sviluppo economico. La pesca siciliana non va sottovalutata. Non va dimenticato infatti che la nostra flotta peschereccia è la più grande d’Italia e che da sola produce un pescato di oltre il 30 per cento su scala nazionale, impegnando circa il 48 per cento di operatori e il 46 per cento di battelli dell’intero Paese».

Grazie al Fep la Regione siciliana disporrà per i prossimi cinque anni di 75 milioni e 70 mila euro circa, più la quota di cofinanziamento dell’80 per cento a carico del Fondo di Rotazione Nazionale e del 20 per cento a carico della Regione siciliana, per un importo complessivo di 151.406.682,70 euro.
Per le cinque regioni ad obiettivo convergenza (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia) la dotazione finanziaria del Fep ammonta a 318.281.864,00 milioni di euro, ripartite tra lo Stato e le Regioni, rispettivamente al 33% e 67%. La dotazione del 67 % è stata così suddivisa: alla Sicilia il 35.50%, alla Campania il 23,00%, alla Calabria l’11,83 %, alla Puglia il 28,21% e alla Basilicata l’1,46%.

Gli interventi prioritari, destinati a sostegno del settore e inseriti nel piano, riguardano l’adeguamento della flotta da pesca; la tutela delle risorse ittiche; la regolamentazione e la gestione delle attività pescherecce; l’acquicoltura, la trasformazione e la commercializzazione; lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca; la formazione e l’accrescimento delle competenze professionali dei pescatori e la creazione di servizi a sostegno delle attività di pesca e dell'intera filiera produttiva.