24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Pesca

Firmata l'intesa tra Campania, Puglia, Calabria e Basilicata per il rilancio del settore pesca

Cozzolino: «Un'alleanza strategica per le nostre imprese ittiche»

È stato siglato oggi l'Accordo Quadro tra le Regioni Campania, Puglia, Calabria e Basilicata per l'attuazione di programmi comuni finalizzati allo sviluppo, all'ammodernamento e al rilancio del settore ittico. Per la Regione Campania, l'intesa è stata sottoscritta dall'assessore all'Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino.

L'intesa prevede la realizzazione di progetti per il tutoraggio tecnico-scientifico delle imprese del settore ittico, la realizzazione di corsi di formazione professionale nel settore ittico, la definizione e la realizzazione di progetti per introdurre innovazioni organizzative, metodologiche, logistiche e tecnologiche nei processi produttivi del settore. Grazie a quest'accordo, saranno avviati progetti comuni di ricerca nel settore della pesca di cattura e di allevamento. Sono previste, inoltre, collaborazioni per attività di gestione, monitoraggio e controllo dell'ambiente nell'ambito della pesca, dell'acquacoltura e delle specifiche filiere agro-alimentari ittiche.

Per seguire lo stato di avanzamento delle attività, verrà istituito un «Comitato di Indirizzo Strategico per la Pesca e l'Acquacoltura» (C.I.S.P.e.A.) composto dai quattro assessori regionali e da quattro dirigenti del settore, che dovranno presentare una relazione annuale sullo stato di attuazione dell'accordo.
«L'accordo di oggi è un passo avanti importante sulla strada della modernizzazione e del rilancio dell'intero settore della pesca. Le politiche di integrazione tra le regioni del Mezzogiorno sono la strada lungo cui intendiamo costruire progetti di crescita e di sviluppo per tutto il settore ittico», ha detto l'assessore Cozzolino.

«Campania, Basilicata, Calabria e Puglia rappresentano unite oltre la metà delle aziende, degli addetti e del fatturato nazionale. Dobbiamo camminare assieme per superare le tante difficoltà, legate soprattutto ai rincari delle materie prime e alla complessa congiuntura internazionale.
«In questo modo, possiamo tutelare il nostro livello di competitività e diventare punto di riferimento nel panorama della pesca dell'intera area mediterranea», ha concluso Cozzolino.