20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Sicurezza alimentare ed etichettatura

Latte: più trasparenza sulla provenienza delle materie prime

Consumatori: «Dare al cittadino la possibilità di sapere esattamente ciò che acquista e mangia»

«E’ necessaria una maggiore trasparenza sulla provenienza delle materie prime, per poter dare al cittadino la possibilità di sapere esattamente ciò che acquista e mangia, soprattutto in momenti delicati come questo, in cui l’allarme per il latte contaminato rischia di allargarsi a macchia d’olio». E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando lo scandalo del latte in Cina, che ha causato già diverse vittime tra i bambini e che si sta diffondendo in queste ore in tutto il mondo.

«Allo stato – spiega Dona - non è dato sapere se il nostro Paese possa considerarsi immune dal rischio melamina, poiché essa potrebbe trovarsi in prodotti a basso costo in vendita in Italia ed è sufficiente che siano preparati con latte in polvere o farine anche di mais di origine cinese. C’è però da dire che mai come in questa occasione il potenziale rischio alla salute è di straordinaria gravità, essendo peraltro irreversibile il danno conseguente».

«Per questo – prosegue Dona – è condivisibile l’intervento delle autorità preposte che hanno avviato così sollecitamente tutte le iniziative necessarie alla salvaguardia della salute pubblica».

«Chiediamo al Governo ed all’Unione Europea – conclude Dona – il massimo sforzo nell’informare i cittadini sugli sviluppi della vicenda».