Lavoratori delle Agenzie Fiscali e degli Uffici Ministeriali di Udine in agitazione
Protesta per le scelte pesantissime adottate dal Governo sui rinnovi contrattuali di tutto il Pubblico Impiego
Hanno manifestato dinanzi alla Prefettura questa mattina i lavoratori delle Agenzie Fiscali e degli Uffici Ministeriali della provincia di Udine con un sit in organizzato dalle Segreteria Sindacali del Pubblico Impiego di Cgil-Cisl-Uil.
Lo scopo dell'iniziativa, hanno spiegato i sindacalisti, è una risposta alla campagna di ostilità lanciata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, contro i lavoratori del pubblico impiego ma, soprattutto, per protestare sulle scelte pesantissime adottate dal Governo sui rinnovi contrattuali di tutto il Pubblico Impiego.
E' una protesta - ha spiegato Palmisciano a nome delle Segreterie confederali Cgil-Cisl-Uil di Udine - che punta alla restituzione alla contrattazione della cifra pari a 1,7 miliardi di euro sottratta ai fondi di ente e amministrazione e che, di fatto, rappresenta una perdita secca nello stipendio mensile dei lavoratori che va dalle 80 alle 250 euro mensili.
Inoltre - ha aggiunto Palmisciano - dobbiamo assolutamente riuscire ad ottenere lo stanziamento nella Legge Finanziaria in corso di approvazione le risorse sufficienti a rinnovare i CCNL, ribadendo l'intangibilità del contratto di lavoro nel pubblico impiego su due livelli e riconfermando, contestualmente, l'unicità del modello contrattuale per il lavoro privato e pubblico.
Questa è la prima di una serie di iniziative, portate avanti in tutte le province a livello nazionale - hanno incalzato i Segretari di Cgil-Cisl-Uil del Pubblico Impiego di Udine, Giacometti, Cardella e Napolitano -, che vedrà nelle prossime settimane impegnate distintamente i dipendenti del Comparto Unico, del Parastato e della Sanità per poi concludere, a metà ottobre, con una grande assemblea di 5000 quadri e delegati da tenersi a Roma. Se nelle prossime settimane le scelte del Governo non cambieranno - hanno concluso i sindacalisti - non escludiamo che saremo costretti, nostro malgrado, a ricorrere allo sciopero generale di tutto il pubblico impiego.
Al termine del sit in una delegazione del sindacato è stata ricevuta dal Prefetto di Udine, Dr. Ivo Salemme, il quale, preso atto della situazione illustrata e della preoccupazione esistente fra i lavoratori pubblici della provincia di Udine, si è impegnato in tal senso a far pervenire un messaggio a livello nazionale.
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