Lazio: Precisazione della Ragioneria Generale dello Stato
In riferimento alla valutazione espressa dalla Corte dei Conti per il Lazio, la Ragioneria Generale dello Stato, pur riservandosi una più compiuta analisi, precisa quanto segue
La sospensione dell'erogazione delle risorse finanziarie alla Regione Lazio per mancata attuazione del Piano di rientro è stata esaminata durante le ultime due sedute congiunte del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (rispettivamente il 29 luglio ed il 4 agosto u..s.). Si precisa che agli incontri hanno partecipato i rappresentanti dei Ministeri, delle Regioni, della Conferenza Stato regioni e dell'advisor contabile.
Questione Comune di Roma - Nella seduta del 29 luglio è stato espressamente richiesto ai rappresentanti della Regione, alla luce di notizie di stampa che indicavano il Comune di Roma fra i beneficiari - per il tramite della regione Lazio - di eventuali quote di liquidità da acquisirsi da parte della regione stessa a titolo di finanziamento del Servizio Sanitario Regionale per gli anni pregressi.
Al riguardo, i rappresentanti della Regione, con il supporto di specifica ricognizione dei pagamenti effettuata dall'advisor contabile, hanno chiarito che i rapporti finanziari fra Regione e Comune di Roma si riferiscono in via esclusiva al bilancio regionale extrasanitario. Non sussiste dunque alcun legame fra le somme dovute dalla Regione al Comune e le somme spettanti alla Regione a titolo di finanziamento del servizio sanitario regionale.
Questione spettanze regionali - Nelle seduta del 4 agosto si sono analizzate le spettanze attese dalla Regione Lazio (indicate dalla stessa in circa 4.900 mln di euro). Cifra scomponibile in due parti come emerge dal verbale:
1) 3.200 milioni di euro circa per maggior finanziamento la cui erogabilità, sulla base della legislazione vigente, dell'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 e dell'Acccordo tra Stato e regione Lazio, è subordinata alla verifica della realizzazione degli obiettivi programmati nel Piano. Infatti:
a) L'intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 ha stabilito, all'articolo 8, in materia di Accordi per il rientro dai disavanzi sanitari, le modalità di erogazione alle regioni delle risorse in conseguenza della sottoscrizione degli stessi e della verifica periodica del raggiungimento dei risultati. In particolare al comma 3, l'Intesa dispone che l'Accordo stabilisca «la sospensione dell'erogazione del maggior finanziamento in caso di verifica negativa dello stato di avanzamento nei tempi e nei modi concordati» nel piano di rientro.
b) L'Accordo sottoscritto in data 28 febbraio 2007 fra la Regione Lazio e lo Stato prevede, in attuazione della citata Intesa del 23 marzo 2005 e in analogia a quanto stabilito negli altri Accordi sottoscritti dalle regioni sottoposte ai piani di rientro, all'articolo 5, comma 3, che in caso di verifica negativa dello stato di attuazione del piano «è sospesa l'erogazione del maggior finanziamento». Nel maggior finanziamento a carico dello Stato rientrano sia le somme previste a titolo di finanziamento del servizio sanitario nazionale, la cui erogazione è subordinata agli adempimenti regionali, sia il fondo transitorio di accompagnamento, sia il concorso dello Stato al ripiano selettivo dei disavanzi
2) 1.700 milioni di euro circa come stima di manovre fiscali regionali relative agli anni d'imposta 2006, 2007 e 2008, erogabili (per il meccanismo di acconto e saldo che ne determina i flussi in tesoreria, con riferimento all'anno d'imposta 2006 e all'anno d'imposta 2007) alla fine dell'anno in corso, in seguito all'accertamento definitivo del gettito per l'anno d'imposta 2006 e all'aggiornamento della stima per l'anno d'imposta 2007 da parte del competente Dipartimento delle Finanze. Ciò per un complessivo importo di circa 820 milioni di euro. Per la parte rimanente, sempre per il meccanismo di acconto e saldo, le relativa somme saranno erogabili nell'anno 2009.
Alla luce di quanto sopra esposto Tavolo e Comitato, all'unanimità, hanno valutato che il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha trasferito alla Regione Lazio tutte le somme ad oggi erogabili sulla base della legislazione vigente (dell'Intesa del 23 marzo 2005 e dell'Accordo) e sta procedendo all'erogazione delle somme derivanti dalle manovre fiscali regionali in perfetta sintonia con quanto avviene nei confronti delle altre regioni.