19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Le PMI, ma anche molte big, padovane stanno vivendo una fase di stagnazione particolarmente seria

Il motore economico padovano segna il passo

A confermarlo sono gli ultimi rapporti statistici elaborati da organismi del sistema camerale

Le imprese piccole e medie, ma anche molte big, padovane stanno vivendo una fase di stagnazione particolarmente seria. A confermarlo sono gli ultimi rapporti statistici elaborati da organismi del sistema camerale e tutti consultabili e scaricabili dal sito internet www.pd.camcom.it ).

IL RAPPORTO EXCELSIOR 2008. . Nell’annuale Rapporto Excelsior redatto da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulla domanda di lavoro e sulle caratteristiche delle figure professionali richieste dalle imprese locali in questo 2008, emergono indicatori negativi, anche se va tenuto presente che l’indagine è stata conclusa nel mese di aprile.
La propensione generale parla di un’esigenza di assunzione di personale dipendente, anche se la percentuale di imprese disponibili ad assumere è inferiore rispetto ai trend del Veneto e dell’Italia.
Guardando ai numeri, su 100 assunzioni previste nel 2008, 50 saranno a tempo indeterminato, 30 a tempo determinato, 11 part time e 26 riguarderanno personale immigrato.
Il tasso di crescita dell’occupazione è dello 0,7%. A livello settoriale la crescita dei posti di lavoro risulta superiore nelle attività terziarie (+1%) rispetto all’industria (+0,3%). All’interno dell’industria le prospettive più favorevoli di crescita occupazionale vengono indicate nella metalmeccanica e nella gomma-plastica. In calo le previsioni per le costruzioni (-1,7%), cuoio-calzature (-0,6%) e industrie del legno (-0,1%). Positive invece le dinamiche nelle attività commerciali (+1,3%), anche se qui gioca l’apertura dei centri commerciali.
In valore assoluto, le assunzioni previste a tutto il 2008 sono 15.460, dato che colloca Padova al 15° posto in Italia e al 3° in Veneto preceduta da Venezia e Verona.
In valore assoluto il numero di immigrati assunti dovrebbe raggiungere le 3.620 unità per l’intera provincia pari al 20,2% del Veneto (poco meno di 18 mila assunzioni). In ambito Veneto, Padova evidenzia la maggiore incidenza di assunzioni di immigrati sul totale di quelle previste nel 2008.

DIFFICOLTÀ DI REPERIMENTO E DISTRIBUZIONE ASSUNZIONI. - Rispetto al totale dei posti disponibili, nel 30,5% dei casi le imprese padovano dichiarano di avere difficoltà a reperire le figure professionali richieste, percentuale superiore al Veneto (29,5%) e all’Italia (26,2%). In particolare le difficoltà di reperimento del personale sono maggiori nell’industria rispetto ai servizi.
Fatto 100 il totale delle assunzioni di immigrati nella provincia, il 42,3% verrà assorbito dalle attività manifatturiere, il 4,2% nelle costruzioni mentre il rimanente 54,4% si distribuirà all’interno
del terziario con le percentuali più elevate nei servizi alle imprese (25,1%) e nelle attività turistiche e della ristorazione (11,7%) e con valori del 9,2% nel commercio e del 7,5% negli altri servizi.
Nell’industria, una richiesta di immigrati superiore al 40% dei posti disponibili viene indicata dalle imprese nella produzione dei metalli (48%), nel tessile-abbigliamento (47,8%) e nella gomma-plastica (40,2%), mentre nei servizi i valori maggiori si riscontreranno nelle attività legate al turismo (37,4%) e nell’aggregato comprendente trasporti e servizi alle imprese (32,1%).

IL RAPPORTO «VENETO CONGIUNTURA». - L’indagine «Veneto Congiuntura» sull’andamento dell’industria manifatturiera nel primo semestre 2008, realizzata nell’ambito di una collaborazione tra le Camere di Commercio del Veneto e Unioncamere Veneto, rivela che nel secondo trimestre si sono ulteriormente accentuate alcune tendenze negative già emerse nei primi 3 mesi dell’anno.
La produzione industriale nel 1° semestre registra la flessione maggiore (-0,9%) dal 2006.
Segnali negativi arrivano, come logica conseguenza, anche sul versante del fatturato (-0,1%), ordini (-0,1%) e occupazione, dove il +0,5% di incremento dei posti di lavoro non è certo segno di vitalità bensì di stagnazione.

PREVISIONI SINO A DICEMBRE 2008 - Le indicazioni fornite dall’insieme delle imprese manifatturiere sull’evoluzione del quadro congiunturale sino a dicembre 2008, risultano orientate negativamente, in particolare per l’evoluzione degli ordinativi dai mercati interni.
Relativamente meno pessimistiche le prospettive che emergono per fatturato, occupazione e ordini dall’estero. Tuttavia il contributo della componente estera non dovrebbe essere in grado di determinare effetti favorevoli sulla produzione industriale, prevista ancora in calo nei prossimi sei mesi. Queste previsioni fornite dalle imprese nell’ultimo sondaggio sono le peggiori dal 1° trimestre 2006.