6 maggio 2024
Aggiornato 18:00
Emergenza rifiuti a Roma

Rifiuti: Regione Lazio, per discarica almeno 12 cave non in esercizio

Clini, Sottile e Alemanno verifichino ipotesi alternative a Riano. Bonelli (Verdi): Piano siti Regione Lazio porta Roma a emergenza. Provincia di Roma: A noi mai presentato progetto impiantistica

ROMA - «Nel solo comune di Roma ci sono almeno altre 12 cave non in esercizio» che potrebbero costituire delle «ipotesi alternative a Pian dell'Olmo prima di decidere il sito per la discarica provvisoria». Lo fa sapere la Regione Lazio, spiegando che i isti sono stati individuati dai tecnici regionali sulla base delle «cartografie del territorio provinciale relative al 'Piano di individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti', pervenute oggi dalla Provincia di Roma, così come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Nicola Zingaretti, presso gli uffici della Direzione regionale Attività produttive e Rifiuti».
«Da una prima lettura da parte dei tecnici regionali, sono state individuate nel solo comune di Roma almeno altre 12 cave non in esercizio», spiega quindi la Regione: «Sarebbe opportuno quindi un approfondimento da parte del ministro Clini, del commissario Sottile e di Roma Capitale, destinatari delle stesse cartografie, per verificare se esistono ipotesi alternative a Pian dell'Olmo prima di decidere il sito per la discarica provvisoria».

Verdi: piano siti Regione Lazio porta Roma a emergenza - «I documenti dell'Autorità di Bacino e del Ministero dell'Ambiente bocciano Pian dell'Olmo. Tali documenti evidenziano criticità tali per cui è chiaro che non si possa realizzare la discarica a Pian dell'Olmo». E' quanto ha detto il presidente dei Verdi Angelo Bonelli rivolgendosi direttamente al prefetto Sottile durante l'audizione in Regione Lazio questa mattina, sollecitando anche la revoca del decreto di occupazione del sito di Quadro Alto, affinchè la stessa Pian dell'Olmo non possa essere considerata una testa di ponte per estensioni limitrofe.
«In particolare i punti per i quali non è possibile fare la discarica di Pian dell'Olmo sono i seguenti: 1) assenza di una barriera naturale geologica idonea; 2) l'emersione della falda idrica superficiale al piano di campagna della cava; 3) la classificazione dell'area da parte dell'Autorità di Bacino del Tevere come 'a rischio esondazione'; 4) l'esistenza del vincolo del Piano territoriale paesistico regionale che classifica l'area paesaggio di rilevante interesse agrario, e in tali aree - ha ricordato Bonelli al prefetto Sottile -, è tassativamente vietato realizzare discariche».
«Siamo profondamente sconcertati dal fatto che il prefetto non abbia escluso la possibilità di conferire il rifiuto tal quale in discarica, dopo che solo pochi giorni fa la Commissione europea ha ribadito l'assoluto divieto del conferimento del rifiuto indifferenziato in discarica. Il governo deve individuare subito un commissario per la raccolta differenziata a Roma che abbia un curriculum idoneo a garantire la svolta, considerando che in questi anni la raccolta differenziata è stata volutamente sabotata da chi ha preferito la politica degli inceneritori e delle discariche, che ha favorito il monopolio della gestione rifiuti a Roma che vale 400 milioni di euro l'anno».

Provincia di Roma: A noi mai presentato progetto impiantistica - «Il ministro Clini è chiaramente male informato in merito a un ritardo da parte della Provincia di Roma sul rilascio di autorizzazioni per quanto concerne l'impiantistica della Capitale. Alla Provincia non è stato presentato alcun progetto, anzi visto che l'Ama ha da alcuni anni un finanziamento regionale per quadruplicare l'impianto di compostaggio di Maccarese, in più occasioni abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a valutare il progetto in tempi rapidissimi, quando ci verrà presentato». Lo dichiara in una nota l'assessore provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela dell'Ambiente, Michele Civita.
«Non abbiamo mai ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione. Consigliamo il Ministro - prosegue Civita - di verificare con il Comune di Roma e con l'Ama per capire a che punto si trova questo progetto. Il suo lavoro sarebbe così più efficae. Informiamo inoltre il ministro - conclude - che la Provincia ha finanziato sul territorio 50 isole ecologiche di cui 20 già realizzate e abbiamo finanziato anche 4 aree di compostaggio di cui due in corso di autorizzazione».