Lavinox, l'impegno di Bini e Rosolen: «Proseguiremo la ricerca di una nuova proprietà»
L'assessore alle Attività produttive ha quindi annunciato che «fisseremo un incontro immediato con Unindustria Pordenone per agevolare la definizione di un piano b»
PORDENONE - La Regione si impegna a proseguire la ricerca di nuovi imprenditori disponibili a subentrare nella proprietà della Lavinox di Villotta di Chions (Pordenone). Questo, in sintesi, l'esito dell'incontro odierno a Udine, nella sede dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, tra gli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e al Lavoro, Alessia Rosolen, con sindacati (Fiom Cgil - Cisl Fim, Uilm-Uil, Rsu), direttore industriale della Lavinox (per conto della famiglia Sassoli proprietaria dell'azienda) e Unindustria Pordenone.
«Prendiamo atto che la proprietà non ha onorato gli impegni presi la scorsa settimana con i sindacati rispetto ai quali manca un accordo scritto», hanno evidenziato Bini e Rosolen. «A questo punto - ha evidenziato Bini - l'unica strada che possiamo continuare a perseguire è quella di trovare in tempi stretti un imprenditore interessato a subentrare all'impresa per garantire la continuità produttiva dello stabilimento». L'assessore alle Attività produttive ha quindi annunciato che «fisseremo un incontro immediato con Unindustria Pordenone per agevolare la definizione di un piano b per quanto rientra nelle nostre competenze». Con riferimento alla possibilità di attivare nuovi percorsi di politiche attive del lavoro al fine di ricollocare parte dei lavoratori, Rosolen ha precisato che «la Regione potrà valutare questa possibilità, come già fatto in passato, in presenza di un piano industriale che dia la misura dell'evoluzione del futuro dell'azienda».
Dal 2015 la Lavinox sta attraversando una grave crisi industriale. Il settore di mercato in cui opera è la lavorazione dell'acciaio, dove Electrolux rappresenta il principale cliente. Di oltre 400 dipendenti, attualmente sono rimasti attivi 106 addetti alla Lavinox e altri 22 nella collegata Sarinox. A febbraio scadranno gli ammortizzatori sociali attivati, mentre i pagamenti degli stipendi sono fermi alla mensilità di ottobre. L'azienda si è impegnata a saldare il 50 per cento della tredicesima la vigilia di Natale, ovvero domani, per poi proseguire con il pagamento in più tranche degli stipendi di novembre e dicembre, con scadenze comprese tra la fine dell'anno e il mese di gennaio. In cambio, i sindacati hanno garantito la sospensione della mobilitazione e la riapertura dei cancelli per consentire la ripresa delle commesse. L'accordo però rischia l'impasse se, almeno entro il 27 dicembre, non saranno effettuati tutti i primi saldi delle tredicesime.