27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Grazie a un contributo di Fondazione Friuli

Tumore al seno: Udine prima in Ue a offrire un'opzione non invasiva nelle cure

Con l’obiettivo di offrire trattamenti radioterapici più brevi e altamente conformazionali, l'azienda universitaria integrata acquisterà GammaPod, un sistema di radioterapia stereotassica

UDINE - Con l’obiettivo di offrire alle donne affette da tumore alla mammella trattamenti radioterapici più brevi e altamente conformazionali, l'azienda universitaria integrata di Udine (Asuiud) acquisterà GammaPod, un sistema di radioterapia stereotassica: «L’abbiamo scelta per il potenziale di cambiamento che può portare nella pratica clinica», ha spiegato il dottor Marco Trovò, direttore della Soc di Radioterapia all’Asuiud.

L’APPARECCHIATURA, acquistata grazie a un contributo di 250 mila euro da parte di Fondazione Friuli, da sempre presente e attenta alle tematiche sanitarie, GammaPod rappresenta un'opzione completamente non invasiva per l'irradiazione parziale e stereotassica della mammella. «In Italia e in tutta Europa, il nostro settore si sta muovendo per trattare le pazienti in stadio precoce di cancro alla mammella con schemi di trattamenti radioterapici più brevi. – ha precisato Trovò - GammaPod è completamente non invasivo e consentirà alle nostre pazienti di ricevere un ciclo completo di trattamento in sole una o cinque frazioni al massimo».

QUESTO STRUMENTO utilizza un sistema di coppette in grado di immobilizzare la mammella interessata per minimizzare il movimento e fornire la localizzazione stereotassica per la pianificazione mirata del trattamento. Ciò consente ai medici di indirizzare con precisione l'area da trattare e di dirigere dosi di radiazioni altamente conformazionali in maniera da risparmiare il tessuto mammario sano circostante, il cuore e i polmoni. Durante il trattamento, inoltre, la dose viene rilasciata dinamicamente sul bersaglio mediante 25 archi radianti non complanari e focalizzati in un punto, fornendo una dose focale di radiazioni. Grazie alla continua rotazione dei 25 fasci simultanei durante il trattamento, il bersaglio viene ricoperto in maniera molto omogenea. «Asuiud è un Ospedale universitario all'avanguardia e siamo entusiasti che condividano la nostra visione per migliorare la qualità delle cure e dell'esperienza di trattamento per i pazienti. - ha affermato Cedric Yu, DSc, amministratore delegato di Xcision - Con GammaPod, il nosocomio sarà il primo centro in Europa a offrire ai pazienti un'opzione completamente non invasiva per l'irradiazione parziale e stereotassica della mammella».

ASUIUD ENTRERÀ A FAR PARTE DEL CONSORZIO GAMMAPOD, fondato dalla scuola di medicina dell'Università del Maryland, a Baltimora, per indagare i vantaggi della tecnologia. I medici dell’ospedale friulano hanno dichiarato di voler utilizzare il L’apparecchiatura in scenari postoperatori e preoperatori. Dopo l'intervento chirurgico, i ricercatori intendono studiare come GammaPod possa offrire nuove possibilità per trattare in sicurezza i pazienti in un numero inferiore di sessioni di trattamento con dosi più elevate per migliorare la comodità e la soddisfazione della paziente. Ridurre il numero di sessioni di trattamento potrebbe anche aiutare l'ospedale a migliorare il rendimento del paziente e ridurre i tempi di attesa. Il dottor Trovò ritiene che GammaPod potrebbe un giorno essere utilizzato come trattamento primario per pazienti adeguatamente selezionati: «La possibilità che un giorno si possano trattare le pazienti in modo non invasivo con una singola sessione, e una dose di radiazioni che abli il tumore ed eviti la chirurgia, potrebbe rivoluzionare il nostro campo - ha ricordato il dottor Trovò, che ha concluso - Ridurrebbe l'onere del trattamento sui pazienti riducendo al contempo i costi per la nostra società».