19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
L'annuncio

Al via la seconda fase della realizzazione delle elisuperfici in Fvg

Per ora, nei 18 giorni di attivazione, l'elisoccorso ha effettuato quattro missioni notturne. Una media molto elevata rispetto alle altre regione italiane

FVG - «Parte mercoledì 21 febbraio la seconda fase della realizzazione delle elisuperfici sul territorio regionale, con un incontro tecnico tra la Direzione centrale per la Salute una quindicina di Comuni, soprattutto della montagna friulana o ad alto interesse turistico. L’elisoccorso notturno si sta infatti dimostrando uno strumento efficace per interventi complessi, per limitare danni alle persone incidentate e in definitiva per salvare vite». Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, commentando il successo degli ultimi interventi sanitari svolti di notte con il supporto dell’elicottero e ricordando che attualmente in regione ci sono 12 piazzole attrezzate per l’elisoccorso notturno.

«Nei giorni scorsi è stata compiuta la quarta missione di elisoccorso notturno in 18 giorni e questo – spiega Telesca - significa che al momento la media regionale è di una missione notturna ogni 4 giorni, dal momento che il servizio è divenuto operativo in Friuli Venezia Giulia lo scorso 1° febbraio. Una media molto elevata, anche a paragone di altre regioni, come ad esempio l’Emilia Romagna dove, con un territorio ben più vasto del nostro, le missioni di elisoccorso notturno sono state 9 in 6 mesi».

Telesca si rivolge quindi «a chi contesta l’utilità del servizio», chiedendo che «ci faccia sapere quale sia la comunità scientifica che supporta questo parere: noi abbiamo come riferimento la comunità dei professionisti dell’emergenza regionale, cioè coloro che dirigono le strutture del pronto soccorso, delle terapie intensive, del 118, che hanno steso il piano in cui c’è l’elisoccorso notturno. E a chi sostiene che costa troppo vorrei lo andasse a dire alla madre di un bambino di due anni con problematiche respiratorie gravi, che è stato soccorso in Friuli con l’elicottero e portato assieme alla mamma di notte a Trieste e ricoverato al Burlo».