29 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Edizione 2017 

Jody Bortoluzzi con Sunsūr si aggiudica l’edizione del Festival della Canzone friulana

Il secondo gradino del podio č stato affidato al brano ‘Il Cīl di Alessandrie’ (Il cielo di Alessandria) cantato da Milena Galasso, con testo e musica di Daniel Spizzo e con l'arrangiamento di Paola Selva. Infine il terzo posto č stato assegnato a Grispis  (rughe) cantata da Megan Stefanutti con testo e musica di Aldo Giavitto con l'arrangiamento di Alessio Domini

UDINE - Jody Bortoluzzi è il vincitore della 4° edizione del Festival della Canzone Friulana. Con il suo pezzo Sunsûr (sussurro) ha conquistato giuria e pubblico in sala. Un testo carico di poesia, un sussurro lontano, un volo sul tempo degli uomini trasformato in magia grazie al prezioso contributo di Nicole Lizzi, vincitrice della terza edizione e di Elsa Martin. Jody Bortoluzzi ha ipnotizzato il teatro Giovanni da Udine grazie anche alla sua melodia malinconica  e alla sua voce calda e intensa, sotto la direzione di Nicola Tirelli. «Sono felicissimo di aver ottenuto questo traguardo  - ha commentato Jody, originario di Rivignano, 37 anni nella vita ingegnere - raggiunto grazie ad un bellissimo lavoro di gruppo intrapreso con Nicole e Elsa e reso possibile grazie al Festival e ai suoi laboratori estivi tenuti da Valter Sivilotti e dal suo staff che mi hanno permesso di crescere e migliorare giorno dopo giorno».

‘Noi Cultura & Turismo’
Il Festival della Canzone Friulana, promosso dalle amministrazioni comunali che aderiscono alla convenzione ‘Noi Cultura & Turismo’ ossia Buttrio, Manzano, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco e San Giovanni al Natisone, ha quindi la sua nuova stella e si conferma essere una garanzia per quanto concerne la qualità dei brani e l’abilità dei cantanti. Qualità gradite anche dal pubblico in sala, estremamente attento, e che con il suo voto ha permesso insieme alla giuria di qualità di determinare il vincitore. Le preferenze dei presenti in sala, infatti, si sono sommata alle scelte degli esperti del settore che hanno valutato numerosi aspetti come i testi, le musiche, gli arrangiamenti e la presenza scenica.

Al secondo posto
Il secondo gradino del podio è stato affidato al brano ‘Il Cîl di Alessandrie’ (Il cielo di Alessandria) cantato da Milena Galasso, con testo e musica di Daniel Spizzo e con l'arrangiamento di Paola Selva. Infine il terzo posto è stato assegnato a Grispis  (rughe) cantata da Megan Stefanutti con testo e musica di Aldo Giavitto con l'arrangiamento di Alessio Domini.

I presenti e la giuria
Ad accompagnare i 16 artisti in gara la MittelEuropa Orchestra con i suoi 47 professori stabili e la ritmica composta da Marco Bianchi alle chitarre, Romolo del Franco Natale al basso e Luca Carrara alla batteria. Il premio della critica, invece, è andato al brano ‘Il Cûr’ un inno alla vita e all’amore in un mondo che troppo spesso ci fa sentire e ci tratta solo da come numeri. A presiedere la giuria di qualità Dario Salvatori, giornalista, critico musicale e responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai, rimasto particolarmente sorpreso dalla rassegna e dalla qualità vista in sala e che ha proposto al patron della serata Renato Pontoni di trasformare il Festival in una rassegna itinerante, sfidando anche regioni con grande tradizione culturale.

La dedica
«Il festival è stata una grande sorpresa - racconta Salvatori - un concorso dedicato ad una lingua difficile da capire, ma che si presta molto sia per l'aspetto metrico che musicale per la composizioni di canzoni, più dell'italiano soprattutto nel contesto pop. Ascoltati tutti i concorrenti, posso dire tranquillamente che tre, quattro di loro hanno delle grosse potenzialità a partire dalla vincitrice del premio della critica, cantante ma anche musicista che con abilità si è seduta al piano per un'esibizione di Il Cûr indelebile». Toccante, infine, il momento dedicato alla prematura scomparsa di Pierluigi Cappello con la lettura di alcune poesie da parte dei presentatori della serata Martina Riva e Claudio Moretti sulla musica scritta dal maestro Sivilotti e il ricordo dell’artista Luciano Lunazzi e dello scrittore Giorgio Pressburger.