29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
FORNI AVOLTRI

Silvio Fauner racconta la sua carriera al 'Bella Italia & Efa Village'

Il campione dello sci di fondo ha dispensato consigli ai più giovani svelando aneddoti sulle tante vittorie conquistate

FORNI AVOLTRI - Silvio Fauner, pluricampione dello sci di fondo, è stato ospite del centro sportivo e residence 'Bella Italia & Efa Village' di Piani di Luzza, grazie al project manager Marino Firmani, intrattenendo gli sopiti della struttura con aneddoti e storia sulla sua lunga carriera. 

UN PALMARES IMPRESSIONANTE - Silvio Fauner ha raggiunto trentadue podi in Coppa del Mondo, il primo risultato di rilievo il 15 dicembre 1987 nella 30 km a tecnica libera di Castelrotto (solo 57° ma aveva 19 anni), il primo podio il 9 dicembre 1991 nella 25 km a tecnica classica di Silver Star (3°) e la prima vittoria il primo marzo 1991 nella staffetta di Lahti (Finlandia). Ben sette partecipazioni ai Mondiali con sette medaglie: 1 oro (50 km a Thunder Bay 1995); 2 argento (staffetta a Falun 1993 e inseguimento a Thunder Bay 1995); 4 bronzi (inseguimento a Falun 1993, staffetta a Thunder Bay 1995; staffetta a Trondheim 1997; staffetta a Ramsau am Dachstein 1999). In carriera ha gareggiato in cinque edizioni dei Giochi Olimpici Invernali vincendo cinque medaglie e a sei  Campionati Mondiali, vincendo sette medaglie. In campo olimpico destò eccezionale interesse la vittoria ottenuta in Norvegia ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, quando come ultimo frazionista della staffetta 4x10 km batté in volata Bjørn Dæhlie, consentendo all'Italia di strappare la medaglia d'oro alla squadra di casa. Dal 2006 è stato per otto anni direttore tecnico della squadra nazionale italiana di fondo, sia maschile sia femminile, mentre ora è il direttore tecnico del centro sportivo Carabinieri.

IL SEGRETO E' NON MOLLARE MAI - Incontrare Silvio Fauner a Piani di Luzza è stata una bella opportunità per tutti i presenti, che hanno potuto porgergli domande specifiche come alcuni giovani atleti che volevano sapere come fare per coltivare un sogno anche quando sembra irrealizzabile: la risposta di Fauner è stata che non bisogna mollare mai e proprio nei momenti di sconforto, ci si deve impegnare ancor di più negli allenamenti e crederci veramente. Ha raccontato del suo incidente in mountain bike che gli creò problemi a una caviglia. Proprio nel centro sportivo 'Bella Italia & Efa Village' trascorse un lungo periodo di riabilitazione e allenamento in piscina, e dopo quattro mesi vinse le Olimpiadi. Le giovani promesse dell’Udinese Calcio hanno voluto sapere quanto si allenava lui, quante volte a settimana e probabilmente sono rimasti spiazzati dal sentire che gli allenamenti erano quotidiani, tre ore al mattino e altre due o  tre ore il pomeriggio, praticamente tra gli ottanta e i cento chilometri al giorno con gli sci da fondo ai piedi.
Diventare un campione del calibro di Silvio Fauner è sicuramente difficile, si tratta dell’azzurro più medagliato di sempre e dato il suo impegno nell’allenare la Nazionale, ci preoccupa la sua affermazione in merito alla scarsità di giovani futuri campioni. 
L’evento con Marino Firmani e Silvio Fauner si è concluso con la consegna di una targa ricordo da parte del direttore Carlo Zilli del 'Bella Italia & Efa Village' delle Dolomiti, a Piani di Luzza.