2 maggio 2024
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Appuntamenti

Eventi a Trieste, 8 cose da fare venerdì 26 gennaio

Danza, musica, arte, libri e cultura. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori

TRIESTE – Spettacolo, ballo, concerti, cultura e molto altro. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del venerdì triestino.

Invito al tango
L'Auditorium della Casa della Musica di Trieste ospita, venerdì 26 gennaio alle 18.30, un incontro dal titolo «Invito al tango», a cura di Paolo Vagliasindi. Si tratta di una conversazione rivolta a musicisti, ballerini ed in generale appassionati di tango nella quale verranno presentati gli elementi musicali fondamentali che hanno caratterizzano questa musica e che hanno definito lo stile dalle più importanti orchestre degli anni quaranta, l'epoca d'oro del tango tradizionale. Questi elementi verranno presentati in una forma semplificata dal vivo ai quali seguirà un ascolto guidato degli esempi tratti principalmente dalle orchestre di Juan D'Arienzo, Carlos Di Sarli, Anibal Troilo e Osvaldo Pugliese. La finalità dell'incontro, oltre che il racconto della storia del tango, è quella di stimolare la costituzione di un gruppo di strumentisti ed appassionati motivati ad approfondire l'argomento attraverso seminari e masterclass tenuti da artisti che nel tango hanno trovato la loro cifra espressiva e stilistica.

Arte
Sarà inaugurata venerdì 26 gennaio, alle 12.30, al termine del convegno sul tema (con inizio alle 10), la mostra «Zoran Music. Occhi Vetrificati», allestita al Civico Museo Revoltella di via Diaz 27, promossa dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura e curata da Laura Carlini Fanfogna. L'esposizione, aperta al pubblico dal 27 gennaio al 2 aprile, propone un nucleo, inedito, di 24 disegni che Zoran Mušič realizzò nel 1945, mentre era imprigionato a Dachau. In mostra – come detto - 24 disegni che sono altrettanti urli silenziosi. Fissati a matita o inchiostro sui supporti più disparati: fogli di quaderno, carte di riciclo e persino libri. Per dare forma, e in qualche modo esorcizzare, l’orrore, creando opere d’arte. E, anche per questo, ancor più straordinari. 24 testimonianze su Dachau, in presa diretta da chi vi era deportato, marchiato con il tragico Triangolo Rosso dei deportati politici. Testimonianze che nella storia dell’arte possono essere avvicinate a quelle di Goya.

Musica
Si terrà venerdì 26 gennaio alle 18 al Salone degli Incanti di Trieste, un nuovo appuntamento culturale collegato alla mostra «Nel mare dell'intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico». Al centro dell’incontro, a ingresso libero, c’è la musica, con la presentazione del progetto curato dall’etichetta tedesca Cpo: l’odierna edizione discografica dell’opera romantica «Il ritorno del marinaio» di Franz Von Suppè. L'incisione è stata realizzata al Teatro nazionale di Fiume con il Coro e l'Orchestra del teatro e un cast internazionale, diretto dal Maestro Adriano Martinolli D'Arcy, anche docente al Conservatorio G. Tartini di Trieste, che ne ha curato il recupero e la prima edizione a stampa. Un lavoro pionieristico che è riuscito a riportare nella consapevolezza musicale e culturale un lavoro dimenticato e con esso un genere trascurato. Tra parole e interventi musicali al Salone degli Incanti, oltre a Martinolli, saranno presenti il musicologo Marco Maria Tosolini, il Direttore Artistico M° Petar Kovaćić e il produttore discografico Peter Ghirardini. L’opera «Il ritorno del Marinaio» di Franz von Suppé fu data in prima esecuzione assoluta ad Amburgo il 4 maggio 1885. Essa combina felicemente elementi sentimentali, eroici, buffi con scene di massa con coro, balletto ed arie e duetti dal carattere vario e diversificato. L’opera scorre veloce con leggerezza, come era proprio dello stile di Suppè: arie, duetti e cori si alternano sempre ben confezionati e brillantemente strumentati. Molti sono i riferimenti che Franz von Suppè fa in quest’opera della sua terra d’origine, la Dalmazia: ambientando la vicenda a Lesina/Hvar, dai nomi scelti per i protagonisti, tipici della gente dalmata, alle danze tradizionali, dalla leggenda dell’eroe dalmato Marco che difese le coste contro l’invasione turca, alla canzone della Dalmatina del secondo atto che della donna dalmata esalta la dolcezza ma anche la fierezza. Alle 17, la curatrice della mostra Rita Auriemma sarà a disposizione per una visita guidata (30 posti disponibili). La visita è gratuita, l’ingresso alla mostra a pagamento e dà diritto a un posto riservato per la conferenza delle 18. Info: www.nelmaredellintimita.it – tel. 040 3226862.

Esterno giorno: il ragazzo invisibile
Un tour virtuale completamente dedicato al primo supereroe adolescente italiano diretto dal regista Gabriele Salvatores. Si andrà alla scoperta delle location inaccessibili del primo film con alcune anticipazioni sul secondo capitolo di prossima uscita. Appuntamento alla Casa del Cinema, alle 11. Info su: www.maremetraggio.it.

Musica live
Al Loft, dalle 21, il concerto dei «Levisit». Un gruppo Indie Rock, composto da Stefano al basso, Riccardo alla voce e chitarra, Lorenzo alla chitarra e tastiera e Francesco alla batteria. Nel 2015 rilasciano l'EP Fiumi, un disco cantato in italiano. Dopo un periodo di pausa, i «Levisit» sono pronti a suonare e a registrare nuova musica.

Libri
All'Antico Caffè San Marco, alle 18, la presentazione del libro «Le donne la morte il diavolo» (Fefè Editore). Ne parleranno Margherita Moro, l'autore Claudio Bondì e l'editore Leonardo de Sanctis/Fefè Editore.

Giorno della memoria
Allo Stadio Grezar, alle 17, si terrà la fiaccolata per la memoria, la pace e la convivenza. Il corteo attraverserà Via Valmaura e Ratto della Pileria e si concluderà all'interno della Risiera di San Sabba nella quale il Coro Partigiano Triestino Pinko Tomazic effettuerà un breve concerto.

A teatro
Al Teatro San Giovanni, alle 20.30, in scena «I tanburi rullano più forti che mai». Raccontando le storie di singoli raccontiamo la Storia, teniamo viva la Memoria di ciò che è accaduto. Perché, come diceva Primo Levi, ciò che è successo può ancora succedere perché è stato fatto da uomini, come noi, non da mostri. Lettura scenica a più voci ideata dal Petit Soleil. Con: Margherita Cipriano, Francesca Giorgini, Guido D'Ascenzo, Javier Flores Gutierrez, Aldo Vivoda. Ingresso ad offerta libera.