29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
questione accoglienza

Piccin, emergenza migranti ancora attuale e Gorizia lo dimostra

La consigliera regionale di Forza Italia annuncia la presentazione di un'interrogazione alla Giunta per conoscere i dati del primo semestre del 2017 relativi ai migranti in Regione

GORIZIA - «L'emergenza migranti è ancora attuale e il caso di Gorizia lo testimonia. Ma a quanti di questi migranti che stanziano in Fvg, il ministero riconosce lo status di protezione?». Così Mara Piccin, consigliere regionale di Forza Italia, annuncia la presentazione di un'interrogazione alla Giunta per conoscere i dati del primo semestre del 2017 relativi ai migranti in Regione.

«Nel triennio 2014-2016 - spiega la consigliera azzurra - in Italia sono arrivati oltre 500 mila migranti, più di quanti ne siano arrivati nei 17 anni precedenti di sbarchi; parallelamente sono cresciuti coloro che hanno fatto richiesta di asilo politico e protezione internazionale nel nostro Paese, oltre 270 mila. Sono numeri davvero allarmanti, che hanno avuto un impatto devastante sul sistema socio-sanitario e socio-assistenziale nazionale e regionale».

La consigliera forzista attacca: «La richiesta di asilo è oggi la principale modalità di ingresso nel nostro Paese, ma nel 2016 la maggior parte delle domande, ben 6 su 10, ha avuto esito negativo. A fronte di un aumento di richieste di asilo e protezione internazionale, diminuisce la proporzione di coloro che si vedono riconosciuta una qualche forma di protezione (status rifugiato, sussidiaria o umanitaria): oltre 55 mila persone, secondo le Commissioni territoriali, non avevano i requisiti per la protezione e inoltre è molto bassa la quota di coloro a cui viene riconosciuto lo status di rifugiato, pari al 5,5%. È evidente che con gli sbarchi incontrollati sono arrivate nel nostro Paese persone che non avrebbero alcun diritto di stanziare nel nostro territorio e il Fvg non è immune da questo fenomeno: la Giunta regionale ha evidenza dei numeri?».

La consigliera pordenonese conclude: «I cittadini della nostra regione che abitano nelle vicinanze dei centri che ospitano i migranti sono esasperati dalla situazione, ma oltre al danno vi è la beffa, in quanto la maggior parte di queste persone sono, nei fatti, migranti economici a carico del contribuente friulano».