29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
L'autoporto

Pronto il piano salva-Sdag. Il Pd: «Il Comune ha agito in ritardo»

Proroga della concessione, abbattimento del canone e ricapitalizzazione da 1,5 milioni nel piano di salvataggio della struttura che gestisce l'autoporto. Cingolani: «Questa amministrazione fa incancrenire i problemi»

GORIZIA - Il Comune tenta il salvataggio della Sdag. Anche se non è tutto oro quel che luccica, secondo l'opposizione. L'amministrazione comunale ha deciso di prorogare la concessione di cinque anni (sarebbe scaduta nel 2017, verrà allungata al 2022), abbattendo il canone da 400 mila a 50mila euro e procedendo al contestuale aumento del capitale di un milione e mezzo. L'operazione salva-Sdag permetterà di salvare 300 lavoratori, tra diretti e dell'indotto.

I provvedimenti
Le misure, come evidenziato dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giuseppe Cingolani, sono state illustrate nel corso dell'ultima riunione della Commissione bilancio, assieme al piano industriale della Sdag. Un piano che prevede, tra gli altri punti, la messa a norma di tutta la struttura dell'autoporto e sul totale rinnovamento degli impianti di refrigerazione, grazie ai 9 milioni di euro ancora disponibili dei fondi di Osimo. In caso di liquidazione di Sdag quei 9 milioni, che devono essere utilizzati entro il 2017, sarebbero stati persi, portando all'abbattimento del valore di tutta la struttura autoportuale. Inoltre il Comune, che è garante dei mutui Sdag ancora aperti, avrebbe dovuto coprirli versando di tasca propria circa due milioni e mezzo di euro. L’intervento, insomma, tenta di evitare danni ben peggiori. L’aumento di capitale da un milione e mezzo permetterà di saldare un debito pregresso che Sdag aveva nei confronti del Comune (500 mila euro), mentre 700 mila euro serviranno a sostenere le spese tecniche necessarie alla pubblicazione dei bandi per l’adeguamento normativo delle strutture, un compito del quale la società di gestione si farà carico in vece del Comune, che è proprietario dei capannoni dell’autoporto. Grazie alla disponibilità della Regione a modificare la modalità di versamento dei fondi di Osimo (finora era previsto il rimborso di spese già effettuate) i 9 milioni di euro non dovranno essere anticipati, e ciò permette di superare il problema della carenza di liquidità immediata, evitando di chiedere prestiti alle banche.

Le critiche del Pd
«Da tempo chiedevamo alla Giunta di presentare una strategia per il rilancio dell'autoporto e della stazione confinaria, e le scelte sono giunte con estremo ritardo, tanto che Sdag ha convocato un'assemblea dei soci il 7 luglio e la terrà aperta fino al 22, prorogando allo stremo i tempi per l'approvazione del bilancio consuntivo 2014 in attesa del voto del Consiglio comunale, per evitare un bilancio di liquidazione - denuncia il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giuseppe Cingolani -. Far incancrenire i problemi e cercare di uscirne solo quando si è con l'acqua alla gola sembra un tratto distintivo di questa amministrazione».