Allarme bomba in Tribunale, palazzo evacuato per due ore
Si sono concluse attorno le 12.30 le operazioni di monitoraggio del palazzo di Giustizia.
GORIZIA - L'allarme è scattato alle 10.55. «C'è una bomba in Tribunale», ha pronunciato al telefono una voce maschile, senza particolari inflessioni. Subito sono scattate le operazioni di evacuazione del Palazzo di Giustizia: magistrati, personale, avvocati, anche testi e imputati che nell'ex aula della Corte d'Assise stavano partecipando all'ultima udienza del processo per caporalato ai cantieri di Monfalcone. Un centinaio di persone, all'improvviso ma con incredibile ordine, si sono riversate in strada, fatte allontanare dal perimetro del Tribunale.
Sul posto, una trentina di uomini a coordinare le operazioni di sgombero e di controllo dell'edificio. Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia locale hanno provveduto a interdire l'area al traffico: per precauzione il tratto di via Sauro antistante il Palazzo di Giustizia è stato chiuso, con le persone che sono state invitate ad allontanarsi. Da Udine sono giunti gli artificieri della Polizia e - a seguire - un'unità cinofila, che ha collaborato nell'attività di monitoraggio del palazzo. Alle 12.15, accertata l'assenza di ordigni, l'allarme è rientrato: il capo della Mobile Culot e il capitano dei Carabinieri di Gorizia, Pella, hanno provveduto a contattare il procuratore capo facente funzioni, Paola De Franceschi, che ha autorizzato il ritorno negli uffici del personale. Apprensione, ma tutto si è svolto regolarmente, anche grazie alla professionalità delle forze dell'ordine, che hanno provveduto a tranquillizzare passanti e dipendenti degli uffici giudiziari. Qualche disagio per il traffico, complici anche i lavori in corso in via Marconi.
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