29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Musica

Suicidio Chester Bennington, pubblicata la chiamata al 911

Attraverso l'accesso alla telefonata al numero per le emergenze negli Stati Uniti, il sito Tmz ha ricostruito la dinamica dei primi momenti successivi al ritrovamento del corpo del cantante dei Linkin Park. Intanto la band lancia un sito per la prevenzione del suicidio.

Chester Bennington, pubblicata la chiamata alla polizia poco dopo la sua morte
Chester Bennington, pubblicata la chiamata alla polizia poco dopo la sua morte Foto: ANSA

LOS ANGELES - Il sito TMZ, il primo a dare la notizia della morte di Chester Bennington, ha avuto accesso alla telefonata al 911, il numero per le emergenze negli Stati Uniti, ricostruendo gli attimi del ritrovamento del corpo del frontman del Linkin Park. La prima persona a trovare il corpo, impiccato, è stata la sua domestica corsa incontro all'autista che era andato a prendere Bennington per uno shooting fotografico. Sul luogo c'era mezza bottiglia di alcol ma non ci sono tracce di consumo di droghe né un'ultima lettera. La donna ha gridato in preda al panico mentre l'autista chiamava la polizia.

IL RICORDO DI SHINODA - Intanto Mike Shinoda, co-fondatore del gruppo ha condiviso una foto sui social, una delle prime della band dopo l'arrivo di Chester, di venti anni fa. «Era il 1997 o 1998», ha scritto Shinoda, «Penso che sia stata la nostra prima foto insieme. Avevamo appena detto a Chester che volevamo si unisse a noi, lui si stava per trasferire dall'Arizona a Los Angeles. Andammo a una pizzeria vicino l'università UCLA. Ci chiamavamo Xero all'epoca e avevamo meno di una mezza dozzina di canzoni pronte. Non avevamo i tatuaggi, non avevamo i capelli rossi, la maggior parte di noi era ancora al college».

PREVENZIONE AL SUICIDIO - Sul sito chester.linkinpark.com la band sta raccogliendo i messaggi e i ricordi dei fan con frasi, dediche, foto, video che ricordano il cantante 41enne che si è impiccato nella sua stanza da letto lo scorso 20 luglio. Ma, oltre ai messaggi, il sito vuole poter aiutare tutti coloro che hanno pensato al suicidio per prevenire qualsiasi gesto. In evidenza la foto di Chester Bennington. Poi i numeri e i siti dei centri antisuicidio: «Nel caso voi o qualcuno di vostra conoscenza abbia bisogno di supporto».
Sul fronte delle indagini il coroner ha confermato che Bennington si è impiccato uccidendosi nello stesso modo in cui si era ucciso, qualche mese fa, il suo amico Chris Cornell. Dopo il suicidio di Bennington la vendita dei dischi dei Linkin Park ha subito una impennata con quattro album della band tornati nella classifica degli album più venduti. «One More Light», l'ultimo lavoro, è ora 17mo.