No allo spreco alimentare, anche al ristorante però !
Che fine fa quella mezza pizza avanzata? Quel quarto di vino rimasto nella bottiglia? E quella fetta di torta che proprio non va più giù ?
SI CHIAMAVA BUTA STUPA - Che fine ha fatto quella lodevole iniziativa che a cavallo del millennio prese piede in gran parte del Nord Italia? Erano centinaia le trattorie, osterie e ristoranti che aderirono all'iniziativa, che si presero carico del simpatico kit dall'accento piemontese per consegnare al cliente quanto rimaneva nella bottiglia del vino che aveva ordinato, ma che non aveva terminato; per non esagerare o solo perché gli andava di risentirlo la sera stessa, a casa propria.
DOGGY BAG - Fa un po' cafone e un po' poveraccio -per l'italiano medio- portarsi a casa gli avanzi di un pranzo o di una cena, pur giustificando la richiesta con la presenza di un cane o di un gatto nel giardino di casa. Statisticamente solo un italiano su cinque invoca con pieno diritto questa opzione, cosa che al ristoratore non disturba affatto, basta dirglielo prima che la mezza pizza o la mezza bistecca finisca nell'umido.
NELLA CARTA DI MILANO DELL'EXPO - Le buone intenzioni sono state messe nero su bianco ed evidenziato dal documento milanese, ma secondo Coldiretti una percentuale superiore al 25% degli intervistati ritiene di cattivo gusto portarsi a casa gli avanzi, perché il senso di pudore tra le mura domestiche si manifesta diversamente che al ristorante, dove nella concezione popolare, se ci vai vuol dire che te lo puoi permettere, quasi lo si facesse per "scialare" e non per nutrirsi.
ALL'ESTERO - Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare al ristorante è un atteggiamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti dove la doggy bag è una prassi consolidata per gli stessi Vip. Casi come quelli di Michelle Obama che si portò via gli assaggi di pasta dal ristorante romano che frequentò durante la sua prima visita nella capitale italiano lo confermano. Più normale il caso di Rihanna, nella ricca California, che in piena coerenza con l'iniziativa "buta stupa" si fece consegnare quel che restava di un preziosissimo Sassicaia - e te credo ...- non nascondendo il gesto ma ostentando la bottiglia di fronte ai divertiti paparazzi che l'attendevamo fuori da un ristorante di Santa Monica.
OPINION LEADER - Probabilmente da noi mancano anche questi personaggi positivi, che sdoganino questo gesto di fronte all'opinione pubblica, un'abitudine radicata altrove ma che da noi non ha ancora contagiato capillarmente che un 20 % di popolazione, quella che di fronte a questa nuova esigenza trova una ristorazione attrezzata allo scopo, mettendo loro a disposizione vaschette richiudibili, che basta riscaldare in un micro onde, potendo così riassaporare un piatto buono ma troppo abbondante, oppure per far felice il cane o il gatto di casa.
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