23 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Novità sullo scaffale

«L'Altra», il libro che tutte le amanti devono leggere

La giornalista Elvira Serra ha raccontato in un libro romantico e autoironico la sua storia d'amore clandestina, tra passione sfrenata e rinunce

Lui è bellissimo e perfetto. Manager impegnato e rispettato, interessante, curioso, sempre in viaggio per lavoro. Lei è una giornalista di un importante quotidiano nazionale. Si conoscono casualmente, grazie ad una serie di coincidenze strane, e si innamorano. Scoprono di avere le stesse origini: stesse montagne intorno alla loro infanzia, il primo bagno nello stesso mare, stessi anni nella stessa università. Abitano in città lontane, ma la distanza sembra svanire e si vedono tutte le volte che possono, a casa di lei a Milano. Potrebbe essere l'incipit di tante storie d'amore, e in effetti lo è. Ma c'è un però: lei non è la vera fidanzata, è l'«altra», l'amante. All'inizio la passione è esagerata e gli ostacoli sembrano superabili. Lo spazzolino nel bicchiere, le cialde di caffè ristretto comprate apposta per lui, l'accappatoio blu accanto a quello rosso sulla porta del bagno diventano le tracce di una convivenza imperfetta. Perché lei è l'altra, appunto, anche se non si sente mai tale, almeno all'inizio.

UNA STORIA AUTOBIOGRAFICA - La storia autobiografica raccontata da Elvira Serra nel suo primo libro «L'Altra» (Mondadori, pp.144) sembra da manuale: un grande amore vissuto a singhiozzo, per ovvi motivi, che a un certo punto – e per forza – finisce col diventare una bolla pronta a scoppiare. L'autrice, classe '72, dal 1999 lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di cronaca e costume. Ha una rubrica fissa su F, «La forza delle donne», e scrive sul blog «La ventisettesima ora», e ora ha deciso di sdoganare la sua relazione «corsara». Il suo lui, che chiama Mr. Darcy (il riferimento alla Austen è d'obbligo...), tutte le sere torna dalla famiglia vera. Tutto comincia con l'innamoramento, la prospettiva che cambia nella vita dei protagonisti, i progetti fatti insieme la notte e disfatti il mattino dopo. Poi il racconto prende coraggio e va in profondità, descrivendo le rinunce dell'Altra, che non solo non può sognare a occhi aperti matrimonio o figli, ma non può nemmeno condividere con lui le feste comandate o programmare le vacanze. E deve accontentarsi di briciole di tempo e di felicità, in una vita parallela che non è mai quella ufficiale. Eppure, anche quando diventano sempre di più le occasioni mancate, e gli amici più intimi smettono di credere che la loro storia possa durare, lei continua a concedere ultimatum regolarmente disattesi. E si chiede come sia stata la relazione tra quel marito e quella moglie prima che arrivasse lei.

ROMANTICO E AUTOIRONICO - «L'Altra» è il resoconto di un anno pieno di amore, ma anche di dolore, di riflessioni scomode, anzitutto quelle che la protagonista fa con se stessa, come quando la sua parte più femminista si ribella perché ha smesso di progettare una qualunque cosa che fosse svincolata dalle indecisioni di lui. O come quando realizza che la moglie di Darcy non è un mostro, ma lei pure una donna, e non necessariamente distratta o poco innamorata. Un racconto serrato, romanticissimo, autoironico, che consigliamo assolutamente.