29 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Eventi

In Oasi Zegna con gli esperti alla scoperta del Supervulcano

Alla scoperta di uno dei 10 Geoparchi italiani riconosciuti dall'Unesco. Rocce e forme del paesaggio che raccontano di continenti in movimento, di faglie e arricciamenti della crosta terrestre.

TRIVERO - Sabato 9 e domenica 10 giugno Oasi Zegna si terrà la European Geoparks Week con escursioni adatte a tutti guidate da geologi alla scoperta delle curiosità di un supervulcano fossile, straordinario elemento d’interesse del Sesia Valgrande Geopark (sesiavalgrandegeopark.it): rocce e forme del paesaggio che raccontano di continenti in movimento, di faglie e arricciamenti della crosta terrestre. Sesia Valgrande Geopark è tra i 10 geoparchi italiani riconosciuti dall’Unesco e abbraccia un'area che si estende dal Lago Maggiore al Monte Rosa, la cui importanza geologica è legata ai processi di formazione delle Alpi e alla presenza di una delle più spettacolari sezioni della crosta terrestre.

La parte più selvaggia dell'Oasi
Nei confini del Sesia Valgrande Geopark rientra anche la parte più selvaggia dell'Oasi Zegna: la Valsessera. Ed è proprio tra Valsesia e Valsessera che si trova il Supervulcano del Sesia, vulcano fossile collassato circa 280 milioni di anni fa formando una enorme caldera. Oggi i resti di questo supervulcano e del suo sistema di alimentazione sono straordinariamente ben esposti, tanto da permettere di osservare quello che succedeva nella crosta terrestre, sotto al vulcano, fino a una profondità di circa 25 chilometri. È all’interno di un territorio di grande rilevanza scientifica quindi che si svolgono le escursioni del 9 e 10 giugno durante le quali i geologi racconteranno affascinanti fenomeni all’origine della Terra e illustreranno le caratteristiche del territorio della Valsessera legate alla sua geologia: dalla straordinaria presenza di diversi tipi di rocce alla varietà di forme del paesaggio e di specie viventi.

Un'escursione per tutti
Le passeggiate sono organizzate per accogliere partecipanti di età e livello di allenamento differenti: sabato 9 giugno escursione più breve con partenza alle 14.30 dal Bocchetto Luvera (1.293 m) al Bocchetto Sessera (1.382 m), 10 km circa per due ore e mezza di cammino su un comodo sentiero in piano con una splendida vista su tutta la vallata fino alle pendici del Monte Rosa, poi verso l'Alpe Moncerchio e Bocchetto Sessera. Oltre a conoscere aspetti del paesaggio geologico dell’area Sesia Valgrande e delle Alpi, si incontrerà l’équipe del Professor Riccardo Tribuzio del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia che sta conducendo uno studio sulle particolari rocce di una montagna delle Alpi Biellesi: la Rocca d'Argimonia. Qui le rocce che affiorano sui versanti settentrionali sono delle Peridotiti, rocce che si sono formate ad elevata profondità e che la formazione delle Alpi ha portato alla luce. I ricercatori le studiano per avere maggiori informazioni sulla loro creazione e per meglio comprendere come è costitituito il nucleo terreste. Ritorno previsto per le 17.

Domenica da esperti
Domenica 10 giugno, appuntamento per camminatori esperti in compagnia della guida escursionistica e geologo Brunello Maffeo: il percorso è di circa 16 km con partenza dal Bocchetto Sessera alle 9.30 alla scoperta del patrimonio archeominerario e archeometallurgico dei siti della Valsessera Argentera e Rondolere. Su una strada sterrata che scende fino alla Casa del Pescatore. Da qui parte il sentiero oltrepassa un ponte tibetano e si inoltra in un bellissimo bosco fino al sito archeominerario Argentera, dove gli scavi archeologici hanno rimesso in luce un edificio eretto all'inizio del XVIII secolo con funzione di frantoio e laveria della galena, il minerale di piombo argentifero estratto sul luogo. Si prosegue poi, attraversando un secondo ponte tibetano, fino al sito archeometallurgico Rondolere, dove è possibile ammirare le imponenti strutture per il trattamento della magnetite (minerale ad alto tenore di ferro e con le più intense proprietà magnetiche), un minerale particolarmente ricercato. Da qui si rientra verso la Casa del Pescatore e quindi al Bocchetto Sessera. Ritorno previsto per le 17.

Il Supervulcano del Sesia
Circa 280 milioni di anni fa, in quella che oggi è la Valsesia, una super eruzione ha fatto collassare un’area vulcanica formando una voragine di almeno 15 chilometri di diametro. In poco tempo sono stati scagliati in aria più di 500 km3 di materiale piroclastico, nubi ardenti e ceneri, modificando il paesaggio e condizionando il clima. Circa 100 milioni di anni fa la deriva del continente Africano e la conseguente collisione tra Africa ed Europa ha portato alla formazione delle Alpi e, in corrispondenza della Valsesia ha ripiegato di 90° la sezione crostale, mettendo in luce le parti più profonde del sistema di alimentazione del vulcano. Grazie a questo rovesciamento della crosta terrestre è possibile oggi osservare direttamente ciò che succedeva nella crosta terrestre, sotto al vulcano, fino a una profondità di circa 25 chilometri. È una situazione unica al mondo. Continuare a studiare le rocce che fanno parte del complesso vulcanico fossile della Valsesia e Valsessera consentirà di migliorare la comprensione dei sistemi magmatici con evidenti benefici per il monitoraggio dei vulcani attivi.

Il Sesia Valgrande Geopark
Il geoparco Sesia Val Grande si trova nel Piemonte nord-occidentale, in un'area che si estende dal Lago Maggiore, al confine con la Svizzera, fino al Monte Rosa, al confine con la Valle d’Aosta. Il geoparco Sesia Valgrande è stato riconosciuto dall'Unesco il 5 settembre 2013; dal 17 novembre 2015 è UNESCO Global Geoparks, il nuovo programma prioritario, al pari del Patrimonio mondiale dell’Umanità, delle Riserve della Biosfera e del Patrimonio Immateriale, ratificato durante 38a Conferenza Generale dell’Unesco. L'importanza della geologia del Sesia Valgrande Geopark è legata alla possibilità di riconoscervi diversi processi orogenetici, fra cui quelli responsabili della genesi delle Alpi, prodotto dello scontro fra il continente africano e quello europeo. Si tratta di fenomeni che hanno portato alla luce rocce molto profonde della crosta terrestre e del mantello, ora visibili in una delle più spettacolari sezioni geologiche al mondo. In sequenza, vi si osservano diversi tipi di rocce, da quelle più profonde (rocce plutoniche e metamorfiche) a quelle più superficiali (rocce vulcaniche e sedimentarie). Pur coinvolte nella collisione fra i continenti, queste rocce hanno mantenuto caratteristiche distintive, riconducibili a precedenti vicende geologiche. Pertanto, esse costituiscono un modello di riferimento per l’interpretazione dei dati scientifici sulla crosta continentale. A rendere ancora più straordinaria la sezione geologica del Geoparco è l'esistenza, nella sua parte meridionale, del cosiddetto «Supervulcano del Sesia».

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