27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Appuntamenti

Eventi a Torino, ecco cosa fare giovedì 4 gennaio

Teatro, musei, magia, musica. Ecco che cosa vi attende in città e come fare per non perdere gli appuntamenti migliori della giornata

TORINO – Spettacolo, giornate al museo, cinema d'autore e musica. Ecco qualche consiglio per godersi la giornata e non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti.

A teatro
Al Teatro Gobetti, fino al 7 gennaio, in scena «Il Piccolo Principe». La storia dell'incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio: una storia per famiglie fatta di amicizia, purezza di sentimenti, autenticità. Un emozionante percorso poetico, realizzato da Giovanni Calcagno. Quando si legge «Il Piccolo Principe», ci si chiede spesso se sia una favola scritta per gli adulti o per i ragazzini. Questa ambiguità rende questo racconto misterioso e inafferrabile: i viaggi dell’aviatore e del piccolo principe infatti, non sono solo spostamenti geografici o interstellari, ma anche esplorazioni nei mondi interiori dell’uomo. Tutto ciò ci è stato trasmesso da Antoine de Saint-Exupéry, attraverso una storia che è semplice come i racconti dei nostri nonni. La semplicità è uno degli aspetti del testo originale che Giovanni Calcagno ha voluto maggiormente salvaguardare in ogni capitolo di questa grande opera. Ne è venuto fuori un testo teatrale che interpreta insieme a Luca Mauceri, anche autore delle musiche e a Salvatore Ragusa, che cura le scene. L’elemento scenografico di questa messinscena è l’aereo incidentato dell’aviatore perduto nel deserto. Un velivolo a pezzi, che diventa un piccolo universo capace di rievocare i tanti mondi del piccolo principe. È al contempo un oggetto-metafora di un percorso interiore, perché alla fine sarà riparato dal lavoro che i due protagonisti avranno compiuto nel corso di questo incontro. Entrambi saranno così pronti a ripartire, seppure per destinazioni diverse.

Cultura
Il Museo Egizio inaugura il 2018 con due visite guidate pensate per grandi e piccini: alle 10.10 l’appuntamento è con «La mia famiglia egizia», alle 15.10, invece, bambini e genitori potranno partecipare all’attività «Chi vuol essere faraone? L’antico Egitto in pillole». «La mia famiglia egizia» è una proposta didattica dedicata ai ragazzi in visita al Museo con i propri genitori. Attraverso un’attenta selezione dei reperti custoditi nelle Gallerie della Cultura Materiale e grazie ai racconti sulla realtà famigliare, i visitatori potranno approfondire gli aspetti più comuni della vita quotidiana al tempo dei faraoni. Tema portante della visita sarà la famiglia e la sua centralità nella cultura degli antichi egizi, durante il laboratorio, poi, i genitori potranno collaborare con i più piccoli ricostruendo il proprio albero genealogico, rigorosamente in scrittura geroglifica. «Chi vuol essere faraone? L’antico Egitto in pillole» è, invece, il titolo della visita guidata che accompagnerà il pubblico attraverso le sale del Museo. Grandi e piccini saranno invitati al confronto e alla riflessione grazie alla serie diquiz e indovinelli distribuiti lungo tutto il percorso espositivo, in un gioco dove bambini e genitori si sfidano nella ricerca della risposta corretta da fornire alle domande poste dall’egittologo, guida abile ed esperta dell’attività. Domande e enigmi indecifrabili verranno presentati ai visitatori e li condurranno alla scoperta di soluzioni talvolta inattese.

Magia
A grande richiesta, sono state aggiunte tre repliche supplementari, inizialmente non previste, allo spettacolo del mago rivelazione Luca Bono (L'artista si esibirà anche il 4 gennaio alle 21). Giungono così a quota 21 le repliche de L’Illusionista per le quali oggi si è superato il tetto dei 6000 biglietti venduti. Un successo straordinario e inatteso non solo numerico, ma anche testimoniato dalle reazioni del pubblico che escono dalla Sala Grande della Casa del Teatro letteralmente senza parole di fronte a una serie di illusioni e giochi di prestigio davvero efficaci e inspiegabili. Nel corso di 90 minuti Luca Bono racconta i propri inizi e l’approccio alla magia, attraverso una serie di giochi che toccano tutte le corde dell’arte della magia: illusioni di grande effetto scenico ed emotivo, manipolazione di oggetti, close up, mentalismo e apparizioni spettacolari. Il tutto condito con uno stile molto personale, che rinnova la figura dell’illusionista ponendolo al livello dello spettatore. Luca Bono, infatti, è sì uno straordinario illusionista, ma soprattutto un ragazzo normale in grado di fare cose eccezionali. Sul palco interagisce col pubblico con disinvoltura, scherza con gli spettatori, invitandoli ad un percorso spettacolare e tecnologico che consente loro di gustarsi anche esibizioni che richiederebbero massima vicinanza con l’artista. La regia de L’Illusionista è di Arturo Brachetti, il maestro internazionale del quickchange, che di Luca è direttore artistico. Le musiche sono state composte per l’occasione dal cantautore Alex Britti, che ha con Luca un rapporto d’amicizia e stima di lunga data. In alcuni momenti lo spettacolo si avvale di filmati e proiezioni su grandi schermi (gestiti in collaborazione con Acuson) attraverso i quali il pubblico, anche più lontano, potrà rendersi conto che davvero «non c’è trucco e non c’è inganno» e che il close up e la prestidigitazione, sono tecniche di pura maestria e non consentono di celare trucchi.

Cinema
Al Polski Kot, per la serie di corti e documentari dedicati all'Europa centro-orientale, si affronterà il tema del fenomeno della censura e del giornalismo sotto attacco da parte delle autorità. «Yes we ban» è anche il titolo del corso di politica internazionale «Pars Orientalis», giunto quest'anno alla III edizione, che verrà presentato contestualmente. Questo il programma delle proiezioni: «»Against Berlusconi (B. Walton, 2011, con sottotitoli) breve documentario sull'effettiva libertà di parola in Italia durante il governo Berlusconi; «Blackout Belarus» (Vice, 2017, con sottotitoli) reportage sulla situazione drammatica del giornalismo libero in Bielorussia; «Unemployed» (N. Tarasova, 2013, con sottotitoli) documentario sulla sorte di migliaia di lavoratori russi professionisti, le cui famiglie attendono il ritorno, e che per lo stato non esistono; «Where is Don?» (M. Raca, 2015, 10'), con sottotitoli) documentario sui rischi e i pericoli della professione di giornalista in Kosovo; «Spasibo/Thnk you»(A. Sartini, 2013, con sottotitoli) filmato in seguito alla reazione ala legge omofobica entrata in vigore San Pietroburgo nel 2012 ed estesa poi a tutta la Russia. Bonus track: «China's fake boyfriend» (Al Jazeera, 2016, con sottotitoli), reportage di Al Jazeera sul fenomeno dei fidanzati in affitto in Cina. Aperitivo dalle 20, introduzione e proiezione a seguire.

Musica live
Al The Mad Social Club, alle 21.30, Arcote Project. Johnny Lapio, tromba composizione; Giuseppe Ricupero, sax tenore; Lino Mei, pianoforte Michele Anelli; contrabbasso Davide Bono, batteria. L'eclettico trombettista torinese Johnny Lapio reduce da un tour tra Usa, Nord Europa e Giappone presenterà con l'ensemble Arcote Project, un estratto del concerto «Continents» e la rivisitazione di alcune composizioni note al mondo jazzistico, accompagnando l'ascoltatore in un itinerario introspettivo, onirico e impervio, costellato di groove e avantgarde. Il progetto Continents è considerato dalla critica specialistica fresco e mai scontato, tanto da destare l'impressione di assistere ad ogni replica a qualcosa di assolutamente nuovo. Completano il gruppo Lino Mei al pianoforte, Michele Anelli al contrabbasso, Davide Bono alla batteria e Giuseppe Ricupero al sax.