L’Agenzia delle Entrate fa tremare i torinesi: in arrivo 3759 lettere per anomalie da mettere in regola
Le anomalie sono state riscontrate nelle dichiarazioni presentate nel 2014 e riferite quindi al 2013. Il Fisco permetterà ai cittadini di correggerle, senza passare come evasori
TORINO - Cattive notizie per migliaia di torinesi e piemontesi. Nei prossimi giorni, ben 3759 residenti nella provincia di Torino e più in generale 6335 cittadini piemontesi, riceveranno una busta intestata «Agenzia delle Entrate». Facciamo chiarezza: il Fisco ha rilevato migliaia di anomalie da verificare riguardo i redditi percepiti nel 2013. Ci riferiamo dunque alla dichiarazione del 2014.
LE 6635 BUSTE - Questo il dettaglio delle spedizioni: in provincia di Alessandria sono in arrivo 573 lettere, 292 in provincia di Asti, 200 nel Biellese, 644 nella provincia di Cuneo, 498 in provincia di Novara, 3.759 in provincia di Torino, 185 nel Verbano Cusio Ossola e 204 nel Vercellese. Anche in questo caso, come in passato, ai contribuenti viene data la possibilità, ben prima di un eventuale avviso di accertamento, di giustificare l’anomalia o presentare una dichiarazione integrativa, mettendosi in regola e beneficiando della riduzione delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso. I dati di dettaglio per avere un quadro più chiaro – I contribuenti che ricevono una di queste comunicazioni troveranno indicati tutti gli elementi che hanno originato l’anomalia segnalata in un dettagliato prospetto informativo.
I DESTINATARI - Nel dettaglio, le comunicazioni in partenza sono indirizzate a contribuenti persone fisiche e originate da anomalie relative a:
- redditi dei fabbricati, derivanti dalla locazione di immobili
- redditi di lavoro dipendente e assimilati, compresi gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex coniugi
- redditi derivanti dalla partecipazione in società di persone o in associazioni tra artisti e professionisti e redditi derivanti dalla partecipazione in società a responsabilità limitata in trasparenza
- redditi di capitale derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali;
- redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e professionale
- alcuni tipi di redditi diversi e redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionale
- rate annuali delle plusvalenze/sopravvenienze attive non ricomprese nel reddito d’impresa.
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