4 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Referendum caccia

Taricco: «Non sussiste obbligo immediato di indire la consultazione sulla caccia»

«Occorre attendere il giudizio definitivo»

In merito alla conferenza stampa tenuta oggi, 17 ottobre, dai promotori del referendum regionale sulla caccia, la Regione Piemonte precisa che nessun obbligo di indire il referendum grava sull’amministrazione regionale in quanto la sentenza del Tribunale di Torino (la n. 6156/08, cui si fa riferimento) è una sentenza di accertamento e non di condanna e non è pertanto immediatamente esecutiva. La Regione ha infatti impugnato la sentenza stessa, presentando appello e l’udienza è prevista il prossimo febbraio.

«Occorre dunque – afferma l’Assessore all’agricoltura, tutela della fauna e della flora Mino Taricco – attendere fino all’esito di tutti i gradi di giudizio, di appello ed eventualmente di Cassazione, per avere un pronunciamento definitivo. Allora potremo valutare la proposta di referendum, e i relativi quesiti, che peraltro riguardano singoli aspetti della legislazione regionale vigente in quel momento. Quanto al lungo iter di questa richiesta di referendum, ciò non è dovuto a presunti ostacoli frapposti dalla Regione bensì a una pluralità di giudizi instaurati dai promotori.