Bezzecchi al Diario Motori: «Bello correre a casa. In testa al Mondiale, poi...»
Anche nella categoria inferiore comanda un pilota italiano alla vigilia del Mugello: «Sicuramente non me lo aspettavo, ma ho imparato da un 2017 difficile»
SCARPERIA – «Se qualcuno mi avesse detto che sarei arrivato al mio Gran Premio di casa del Mugello in testa al Mondiale Moto3? Avrei risposto 'Ma vaffa...'». È il primo ad essere stupito Marco Bezzecchi, per la sua leadership nella classe inferiore, che tiene saldamente in mano alla vigilia dell'appuntamento casalingo. «Di essere primo sicuramente non me lo aspettavo, ma sono quelle cose che uno non si aspetta mai – rivela ai microfoni del Diario Motori il portacolori del team Redox PruestelGP – Però sapevo di poter andare forte, ho lavorato duramente nel corso dell'inverno con tutto il team e con la Ktm. Ma, comunque sia, è sempre bellissimo, più che una sorpresa è una grandissima conferma. Ora non bisogna montarsi la testa, ma stare sempre sul pezzo, perché si fa presto a tornare giù».
Lezioni apprese
Non solo lui non si aspettava questo risultato alla vigilia, ma nemmeno gli osservatori: segno che il pilota italiano è riuscito a compiere un grande salto di qualità. «Nessuno se lo aspettava perché lo scorso è stato un anno difficile per me – ammette l'allievo della Vr46 Academy – Il mio primo nel Motomondiale, con la Mahindra: che secondo me era una bella moto, io l'ho amata tantissimo perché mi ha permesso di debuttare nel campionato iridato, ma comunque difficile, soprattutto per un esordiente. Però mi ha insegnato tantissimo, e questi insegnamenti sono riuscito a metterli a frutto appena sono salito sulla moto nuova». La sua arma migliore è stata la costanza di rendimento: è il pilota che è riuscito con maggior frequenza a piazzarsi nelle prime posizioni. Anche questo è un segnale di grande maturità, nonostante la sua relativa inesperienza: «A parte Qatar, per colpa di un contatto, e Le Mans, dove all'ultimo giro ho commesso un errore per eccesso di aggressività col gas, comunque sono stato lì in tutte le gare. Ma adesso vediamo, ne mancano ancora quindici...». A partire, appunto, da quella di casa di questo weekend: «Sono carichissimo, non vedo l'ora di scendere in pista. Più che altro sono contento di essere qui per tutto il clima che c'è intorno e per la gente. Correre in Italia mi mancava, è sempre bellissimo tornarci, ed è ancora più speciale farlo davanti a tutti in classifica».