28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Roma 2022

Europei di nuoto, l'Italia chiude con l'oro nella 4x100 mista

L'Italia schiera a dorso Thomas Ceccon (52:82), a rana Nicolò Martinenghi (57:72), a delfino Matteo Rivolta (50:75) e a stile libero Alessandro Miressi (47:17) per un monologo schiacciante concluso in 3'28:46

Nicolo Martinenghi, Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Matteo Rivolta oro europeo nella 4x100 mista a Roma 2022
Nicolo Martinenghi, Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Matteo Rivolta oro europeo nella 4x100 mista a Roma 2022 Foto: Agenzia Fotogramma

La 4x100 mista conclude trionfalmente un'avventura colossale fatta di 35 medaglie con 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. L'Italia schiera a dorso Thomas Ceccon (52:82), a rana Nicolò Martinenghi (57:72), a delfino Matteo Rivolta (50:75) e a stile libero Alessandro Miressi (47:17) per un monologo schiacciante concluso in 3'28:46, non distante dal record europeo che gli azzurri hanno stabilito ai Mondiali di Budapest battendo gli americani per l'oro. L'argento è della Francia in 3'32:50, il bronzo e all'Austria 3'33:28. L'ultimo oro della mista risaliva a Debrecen 2012.

Sul finire il fantastico tramonto romano è illuminato da quattro moschettieri azzurri che portano in cima al vecchio continente la 4x100 mista composta dagli straripanti Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, dall'evergreen Matteo Rivolta e dall'uomojet Alessandro Miressi che dominano con il record dei campionati in 3'28:46, per un oro che mancava da Debrecen 2012 con protagonisti Mirco Di Tora, Fabio Scozzoli, lo stesso Rivolta e l'ambassador di Roma 2022 Filippo Magnini.

Annientata la concorrenza: la Francia, infatti, è argento ad oltre quattro secondi e l'Austria bronzo a quasi cinque. Formidabile la gara degli azzurri. Ceccon spara subito il tempone (52:82) e prende margine, come nella gara individuale di trenta minuti prima, sul francese Ndove Brouard (53:06); Martinenghi aumenta il margine in 57:72 contro l'1'00:48 del transalpino Viquerat; Rivolta (50:75) e Miressi (47:17) controllano e poi è apoteosi.

L'Italnuoto chiude come aveva iniziato gli Europei con l'oro, perchè ad aprire un medagliere mai così ricco è stato Razzetti con il trionfo nei 400 misti nella finale che ha aperto il pomeriggio di giovedì 11 agosto. «Avevo già detto nei giorni scorsi che questa staffetta non aveva rivali e così è stato - apre Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport - Chiudiamo nel migliore dei modi».

Prosegue Martinenghi (CC Aniene) che mette la ciliegina sulla torta a una stagione da urlo: «Sono alla frutta e ho dato tutto quello che avevo. Sono contento perché abbiamo regalato un'altra gioia a un pubblico incredibile». Continua Rivolta (Fiamme Oro/CC Aniene) nel pieno di una seconda giovinezza: «E' un piacere gareggiare con questi ragazzi. Credo di aver fatto la mia parte e che anche il mio crono sia buono». Chiusura, come da prassi, affidata da Miressi che riscatta così un europeo andato forse al di sotto delle aspettative: «Ho nuotato un buon tempo lanciato. Come hanno detto i miei compagni, il pubblico ci ha spinto a dare qualcosa in più: nonostante la stanchezza accumulata. Ora un po' di riposo».

Quadarella argento nei 400 stile

Simona Quadarella perde per la prima volta dopo un filotto di 8 ori, una finale agli Europei. Ma lo fa in una gara non sua, la sua terza specialità, i 400 stile libero in 4'04:77 dopo aver lottato tenacemente, generosamente contro una fortissima Isabel Gose, che trionfa in 4'04:13. Sei decimi di differenza ma una grande storia azzurra per la stileberista romana, che torna comunque sul podio dopo gli ori negli 800 e 1500. Una bilancio ottimo anche se non il terzo triplete di fila. Bronzo all'ungherese Kesely 4'08:00.

Ilaria Cusinato bronzo nei 200 farfalla

L'entusiasmo e la passione dello Stadio del Nuoto abbracciano Ilaria Cusinato che, dopo due anni difficili a causa di piccoli e grandi infortuni, torna ad essere il talento che tutti conosco ed è bronzo scintillante nei 200 farfalla come a Glasgow 2018. La 22enne di Cittadella - tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto - chiude con un superbo primato personale in 2'07"77 (prec. 2'08"78), a ventotto centesimi dalla migliore prestazione in tessuto di 2'07"49 di Alessia Polieri del 2016 e a poco più di un secondo del record italiano di 2'06"50 di Caterina Giacchetti del 2009. Vince la bosniaca Lana Pudar in 2'06"81; seconda è la danese Helena Rosendahl Bach in 2'07"30. Ottava Antonella Crispino (Esercito / Assonuoto Club Caserta) in 2'10"97.

«Aver visto prima di me i compagni di squadra andar forte, mi ha gasato in maniera incredibile - spiega Cusinato, cresciuta alla corte di Moreno Daga e da dicembre allenata da Matteo Giunta - Questa è una medaglia che ho voluto fino alla fine: volevo disputare la gara perfetta e così è stato. E' una prestazione maiuscola, con un tempo eccezionale. Dedico questo bronzo a Matteo (Giunta ndr) e a Moreno (Daga ndr) il mio ex allenatore che mi ha sempre consigliato di nuotare a delfino».

Razzetti argento nei 200 misti

Il magico europeo di Alberto Razzetti si chiude con un clamoroso argento nei 200 misti, che migliora il bronzo di Budapest 2021, vinti dall'ungherese Hubert Kos in 1'57"72. Il 23enne ligure - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, preparato da Stefano Franceschi - tocca in 1'57"82 (55"41 ai 100), non troppo lontano dal suo record italiano di 1'57"13 siglato a Riccione nel 2021. «Peccato per il decimo che mi separa da Kos, c'è sempre un po' di rammarico quando si arriva così vicino dall'oro - sottolinea Razzo, oro nei 400 misti e bronzo nei 200 farfalla - Non posso che essere contento per il mio europeo: torno a casa con tre medaglie e tante buone sensazioni, in vista della prossima stagione». Terzo è il portoghese Gabriel Jose Lopes in 1'57"72.

Thomas Ceccon oro nei 100 dorso

Thomas Ceccon firma un capolavoro da campione assoluto, raschia il fondo del barile per prende l'energie rimaste, e dopo il titolo mondiale con record del mondo (51"60), sale anche sul tetto d'Europa, per una vittoria che esalta e consacra definitivamente il gigante veneto. Il 21enne di Schio - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, oro nei 50 farfalla e argento nei 50 dorso - trionfa in 52"21, dopo un passaggio da fulmine ai 50 in 25"15 e respinge l'attacco del greco Apostolos Christou, che l'aveva battuto nei 50, argento in 52"24. Il bronzo è del francese Yohann Ndoye Brouard in 52"92.

Alla fine anche il freddo Thomas lascia trasparire un velo di commozione: «Volevo solo vincere e battere il greco; all'arrivo ho buttato giù la testa, sperando di toccare davanti a tutti e così è stato - racconta Ceccon, allenato da Alberto Burlina, alle Olimpiadi argento con la 4x100 sl e bronzo con la 4x100 mista - I quattro centesimi persi nei cinquanta, li ho ripresi stasera per chiudere alla grande». Per l'Italia si tratta di un oro storico, il primo in una specialità che aveva regalato solo il bronzo di Sabbioni a Londra 2016. Ceccon diventa il primo uomo nella storia a conquistare un titolo continentale a farfalla, dorso e stile libero (4x100) e tutti nella stessa edizione. In precedenza un solo nuotatori era stato capace di trionfare sia a dorso che a farfalla in un stesso campionato europeo: il tedesco Thomas Rupprath a Berlino 2002 vince 50 dorso e 100 farfalla.

Deplano argento nei 50 stile libero

La sorpresa azzurra di giornata porta la firma di un califfo d'autore. Leonardo Deplano esalta subito il pubblico dello Stadio del Nuoto ed è favoloso argento nei 50 stile libero in 21"60, a due centesimi dal britannico e bicampione mondiale Benjamin Proud oro in 21"58. Il 23enne gigliato - tesserato per CC Aniene, bronzo ai mondiali junior 2017 - nuota il primato personale il 21"60, abbassando il 21"73 siglato in semifinale, che aveva cancellato il 21"82 siglato lo scorso luglio agli Assoluti e sale al secondo posto tra i performer italiani: davanti a lui solo il primatista Andrea Vergani (21"37); il bronzo è del greco Kristian Gkolomeev in 21"75.

«Sono senza parole, non mi aspettavo proprio di prendere una medaglia e di essere a due centesimi da Proud che resta il più forte - sottolinea Deplano, allenato da Sandra Michelini - E' una serata incredibile per me. Grazie al pubblico che ci ha sostenuto sempre in questa settimana». Finisce sesto Lorenzo Zazzeri (Esercito/RN Florentia) in 21"60.

Benedetta Pilato d'argento nei 50 rana

La classe e la determinazione di Benedetta Pilato che, mette alle spalle la fatica di un anno vissuto al massimo, ed è d'argento nei 50 rana, dopo aver vinto i 100, regalando all'Italia la 30esima medaglia agli Europei di Roma. La vicecampionessa iridata e primatista mondiale (29"30) - tesserata per CC Aniene e allieva di Vito D'Onghia - chiude in 29"71, battuta dalla fuoriclasse lituana Ruta Meilutyte - oro mondiale a Budapest 2022 - in 21"59; sul gradino più basso del podio sale l'inglese Imogen Clark in 30"31; ai piedi del podio Arianna Castiglioni - tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika, e seguita da Andrea Sabino - quarta in 30"43.

Senza rimpianti Pilato e sorridente: «Sono contenta, mi sono divertita tantissimo oggi pomeriggio. In semifinale ero tesa e contratta: in finale ero sciolta. Ho dato una gioia ai tanti amici e alla mia famiglia che sono arrivati fin qui per sostenermi - racconta la 17enne pugliese - Non ho nulla da rimproverarmi. Adesso un po' di vacanza e poi si ripartirà».

Nei tuffi Pellacani-Santoro bronzo da 3 metri

Manita azzurra. Chiara Pellacani e Matteo Santoro sono le «facce di bronzo» del sincro mixed da tre metri e conquistano la quinta medaglia consecutiva dell'Italia dei tuffi agli Europei di Roma. Nelle prime tre giornate di gare due ori con team event e Bertocchi da un metro, tre bronzi con Pellacani da un metro, Tmbretti e Jodin Di Maria dalla piattaforma mixed e adesso Pellecani e Santoro nei tre mixed. Il loro record di punti rimane il 300.69 del 12 maggio 2021 a Budapest, mentre il 29 giugno sempre alla Duna Arena erano rimasti circa sette punti sotto. Chiudono terzi con 283.56, sei centesimi avanti agli svedesi Emilia Nilsson Garip e Elias Petersen (283.50). I tedeschi, d'argento agli Europei 2011 dietro agli azzurri, vincono con 294.89 e al secondo posto si inseriscono gli inglesi James Heatly e Grace Reid con 290.76.

Matteo Santoro e Chiara Pellacani, trentacinque anni in due, sono stanchi ma sorridenti. «Sono contenta di questa gara con Matteo perché c'erano veramente tante aspettative e un po' di pressione - dice Chiara - e credo che l'abbiamo affrontata nel modo giusto, cercando di divertirci. Una medaglia di bronzo agli Europei di Roma è sempre una medaglia speciale».

«La pressione si faceva sentire - continua Matteo - e ho cercato di gestirla nel migliore dei modi, divertendomi e pensandola più leggera. Ho saltato bene. Per quanto mi riguarda è mancata l'abitudine a gareggiare con tutto questo pubblico ed avere tutta questa pressione. Ci sono stati dei piccoli errori nel sincro nel doppio con uno e forse si poteva fare qualcosa di più nel doppio e mezzo ritornato - spiega Chiara, che nella coppia è quella che conta prima del salto - però alla fine va bene così. Questa volta gli altri sono stati più bravi».