Dybala-Juventus: il finale è già scritto
Incomprensioni ed equivoci tattici: l’argentino sembra ai margini del progetto bianconero. Allegri lo coccola, ma il futuro potrebbe riservare altro
TORINO - «Dybala mi è piaciuto nei minuti in cui è entrato, ma a Cristiano Ronaldo serve uno come Mandzukic accanto, per caratteristiche tattiche e per gli equilibri della squadra». Parole e musica di Massimiliano Allegri al termine di Sassuolo-Juventus, gara vinta dai bianconeri e che ha visto Paulo Dybala impiegato per gli ultimi irrilevanti dieci minuti, il tempo di partecipare all’azione che ha portato al 3-0 di Emre Can, poco dopo aver visto Cristiano Ronaldo esultare mimando la maschera da sempre proposta dallo stesso Dybala dopo ogni rete.
Momento buio per l'argentino
Dieci minuti a Reggio Emilia, zero la settimana precedente contro il Parma, le polemiche per aver abbandonato la panchina, i rimbrotti e il perdono di società ed allenatore: uno dei momenti certamente più bui per l’argentino da quando è a Torino, surclassato dallo strapotere e dalla fama di Ronaldo, ma acclamato forse anche più del portoghese dal pubblico juventino che ama il fantasista sudamericano come nessun altro.
2 reti realizzate in campionato
Ma Allegri è stato chiaro: più utile Mandzukic di Dybala, ma a conti fatti sembra ormai più utile anche Bernardeschi e pure adesso che Douglas Costa è fuori, per l’ex palermitano gli spazi si riducono ugualmente. Fermo a 2 reti realizzate in campionato (un anno fa erano 14), Dybala non riesce proprio a ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa Juve, nonostante l’affetto e le coccole dei compagni e nonostante lo stesso Allegri ne difenda prestazioni ed atteggiamenti, sicuro che nel rush finale della stagione (soprattutto in Europa) anche l’argentino avrà le sue occasioni e tornerà ad essere determinante.
Il sacrificio di Dybala
Ma a giugno ognuno prenderà le sue decisioni, il calciatore vorrà sentirsi ancora al centro del progetto e non essere la carta della disperazione una volta ogni tanto, la stessa Juventus valuterà il da farsi, consapevole della risorsa tecnica a disposizione, ma anche dei conti da far tornare; il sacrificio di Dybala, su cui è fortissimo l’interesse del Paris Saint Germain e del Bayern Monaco (meta però meno gradita all’attaccante) potrebbe essere utile a tutti e quel giorno dell’assegnazione della maglia numero 10 assegnata a quello che prima era l’idolo assoluto della platea bianconera appare oggi tanto, forse troppo lontano.