Milan: la confusione dei tifosi
Difficile tastare l'umore del popolo rossonero, interdetto dopo le ultime vicissitudini societarie

MILANO - 9 luglio 2018, un giorno che difficilmente nell'ambiente milanista qualcuno dimenticherà in fretta. Si è chiusa infatti in questa data l'infausta ed inconsistente era cinese con Yonghong Li, misterioso uomo d'affari cinese alla guida del club dalla primavera del 2017, costretto a rimettere il Milan nelle mani del fondo Elliott al quale non è stato capace di restituire anche i soli 32 milioni di euro che avrebbero garantito la ricapitalizzazione e permesso al patron asiatico di tenere la società e vagliare con maggior calma eventuali offerte provenienti da altri soggetti. Ed ora che succederà? E' la domanda che in molti si stanno ponendo e che al momento non ha una risposta precisa, se non che Elliott assume il comando del Milan in attesa di selezionare e scegliere un nuovo e (si spera) stavolta valido proprietario.
Confusione
In mezzo a tutto questo marasma c'è una squadra che proprio il 9 luglio si è ritrovata per preparare la nuova stagione, con un tecnico determinato come Gattuso ed un calciomercato inevitabilmente bloccato. E poi ci sono i tifosi, quelli che ci hanno capito meno finora, quelli che speravano di non dover più patire alcuna pena dopo l'uscita di scena di Silvio Berlusconi, assolutamente inaffidabile negli ultimi 5 anni di gestione ma sostituito da qualcuno forse ancora meno limpido nella sua opera, naufragata fra debiti, soldi spesi un po' a casaccio, una costante distanza dalla squadra e continui e ripetuti silenzi che mai lo hanno fatto sentire parte integrante del Milan. Oggi quegli stessi tifosi leggono le notizie che riguardano la propria squadra del cuore e non sanno cosa augurarsi: c'è chi invade le bacheche dei social network chiedendo chiarezza e trasparenza, chi tifa per Rocco Commisso, chi per la famiglia Ricketts, chi vorrebbe gli sceicchi del Paris Saint Germain. Difficile capire se i sostenitori milanisti siano sollevati dall'uscita di scena di Yonghong Li e speranzosi che un nuovo proprietario possa rilanciare il club, oppure se lo scoramento sia ormai talmente radicato nel popolo rossonero che qualsiasi visione, anche la più ottimistica, sembra naufragare drasticamente in un pessimismo cosmico dal quale il tifoso del Milan non riesce a riemergere ormai da 6 anni.