Il Milan e gli illusi del calendario
Nessun punto contro le grandi, stenti contro le medie e appena qualche soddisfazione contro le piccole: i rossoneri che tanto si rallegravano per le gare agevoli da fine novembre a fine dicembre iniziano a capire che alla squadra di Montella serve ben altro di una serie di partite abbordabili

MILANO - Chi fantasticava su un filotto di 8 vittorie consecutive che rilanciassero il Milan nelle zone alte della classifica, ha visto immediatamente ridimensionate le proprie ambizioni dallo 0-0 della formazione di Montella contro il Torino, ennesimo passo falso di un campionato da incubo con il successo casalingo che manca da due mesi ed una posizione che escluderebbe al momento anche la qualificazione alla prossima Coppa Uefa, altro che quarto posto. Il Milan, nonostante l'ottimismo di Montella che vedeva perennemente miglioramenti (uno dei motivi per cui è stato esonerato), è una squadra invece piatta, lenta ed inconcludente in attacco (del resto, se schieri Kalinic che ti aspetti?), incapace di segnare a San Siro da ben quattro gare di campionato e dal 2-0 alla SPAL del 20 settembre scorso.
Pie illusioni
Il filotto di vittorie, dicevamo: il Milan continua a rimandare l'appuntamento con la vittoria casalinga e continua ad allungare il suo ritardo dalle prime della classifica, con 11 punti da recuperare sul quarto posto (Lazio, Roma e Sampdoria hanno anche una partita da recuperare ciascuno), ma soprattutto continua a dar la sensazione di non migliorare affatto, al contrario di ciò che dice (e forse pensa) il suo allenatore, se non nelle prestazioni di qualche singolo. Vien da sè che anche il calendario agevole resti una semplice chimera per i pensieri di rimonta rossoneri: fra il 26 novembre ed il 30 dicembre, secondo gli ottimisti, il Milan avrebbe dovuto (e potuto) infilare una serie di 8 successi su 8 contro Torino, Benevento, Bologna, Verona, Atalanta e Fiorentina, prima della sosta invernale e chiudendo anche il girone d'andata. I primi due punti, la compagine rossonera li ha già lasciati per strada e in molti iniziano a credere che questa squadra, al di là degli avversari, una sequenza di successi così ampia non sia proprio in grado di inanellarla; ora arriva il derelitto Benevento, poi Bologna e Verona, partite in cui 9 punti dovrebbero essere alla normale portata anche di questo Milan, ma pensare che la sfilza continui facilmente anche dopo, non è onestamente più così certo. A Gattuso il compito di provare ad invertire la rotta.