27 settembre 2023
Aggiornato 01:00
Formula 1 | Gran Premio del Brasile

Paura in Mercedes: rapinatori armati assaltano il team

Un gruppo di malviventi ha fermato, pistole in pugno, un pulmino che riportava i dipendenti delle Frecce d'argento in albergo dalla pista. Per fortuna nessuno è rimasto ferito

Una foto di gruppo del team Mercedes
Una foto di gruppo del team Mercedes Foto: Mercedes

SAN PAOLO – Ancora una volta il Gran Premio del Brasile si conferma una tappa pericolosa per il circus della Formula 1, sul fronte della sicurezza. In questo caso a farne le spese sono stati dei dipendenti della Mercedes, rapinati mentre lasciavano l'autodromo di Interlagos venerdì sera, a conclusione delle prove libere, a bordo di un pulmino. Il mezzo della squadra anglo-tedesca è stato assaltato da un gruppo di malviventi con pistole in pugno, che si sono appropriati di parte del materiale, ma per fortuna non hanno ferito nessun membro dello staff. Dello stesso convoglio facevano parte anche furgoni della Williams e della Federazione internazionale dell'automobile, che però sono riusciti a scappare quando i semafori sono diventati verdi.

I timori del campione del mondo
A confermarlo, a seguito delle ripetute domande dei giornalisti, è stato lo stesso ufficio stampa delle Frecce d'argento: «La cosa più importante è che tutti siano sani e salvi», si conclude la nota, ma Lewis Hamilton ha rilasciato un commento molto più secco sulle condizioni della criminalità nella zona: «Sono stati sparati dei colpi e un ragazzo è stato minacciato con la pistola alla testa – ha lamentato in un messaggio scritto sulla sua pagina ufficiale di Twitter – Non sono cose belle da sentire. Oggi tutti loro sono in pista da professionisti, per quando scioccati. Cose del genere succedono ogni anno qui. La Formula 1 e i team devono fare di più, non ci sono scuse!». Già nel 2010, Jenson Button riuscì a fuggire da un tentativo di rapina della sua automobile.