19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Superbike

Un commovente addio alla Ducati: lascia lo storico boss

Abbandona la Rossa di Borgo Panigale dopo ventidue anni una colonna portante della squadra corse, entrato nel 1995, sotto la cui guida sono stati vinti cinque mondiali piloti e sei costruttori nelle derivate di serie. Si tratta dell'ingegner Ernesto Marinelli: «Continuerò a tifare questa moto per sempre»

Il responsabile del progetto Superbike Ernesto Marinelli con il direttore generale Gigi Dall'Igna
Il responsabile del progetto Superbike Ernesto Marinelli con il direttore generale Gigi Dall'Igna Foto: Ducati

BOLOGNA – La Ducati ha comunicato oggi che l’ingegner Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Superbike, ha deciso di lasciare l’azienda alla fine del 2017. Entrato in Ducati nel 1995, Marinelli si è sempre occupato delle competizioni delle derivate di serie per la casa di Borgo Panigale. Nel 1997 come ingegnere di pista del team ufficiale impegnato con Fogarty e Hodgson nel campionato mondiale e poi dal 1998 al 2000 come responsabile del programma Ama Superbike Ducati negli Stati Uniti con i piloti Anthony Gobert, Ben Bostrom, Troy Bayliss e John Kocinski. Rientrato in Europa nel 2001, Marinelli è stato per due anni l’ingegnere di pista di Ben Bostrom nel campionato mondiale Superbike per poi assumere la direzione tecnica nel 2003 e in seguito il ruolo di responsabile del progetto Sbk Ducati a partire dal 2010. Nel corso della sua carriera in Ducati Ernesto Marinelli ha contribuito alla conquista di molti titoli iridati e in particolare, sotto la sua direzione tecnica, la casa bolognese ha ottenuto cinque titoli mondiali piloti (Hodgson 2003, Toseland 2004, Bayliss 2006 e 2008 e Checa 2011) e sei titoli mondiali costruttori (2003, 2004, 2006, 2008, 2009 e 2011). A novembre 2006 Marinelli è stato anche l’ingegnere di pista di Troy Bayliss nella fantastica gara MotoGP di Valencia, vinta dal campione australiano alla sua unica partecipazione in quell’anno come sostituto di Sete Gibernau.

Il momento del congedo
«Dopo 22 anni non è facile congedarsi e voltare pagina – commenta lui – Se poi quello che lasci si chiama Ducati, la decisione da prendere diventa veramente difficile. Tuttavia, per ciascuno di noi, arriva il momento di alzare l’asticella e mettersi ulteriormente alla prova. Lascio Ducati con la consapevolezza di aver vissuto momenti e soddisfazioni indimenticabili, di aver condiviso passione, sogni e soddisfazioni, così come sconfitte, delusioni e fatica. Fatti che hanno segnato e plasmato la mia crescita professionale e che mi hanno fatto capire che 'mai arrendersi' non è soltanto un modo di dire ma un vero e proprio stile di vita. Per il mio futuro ho deciso di accettare una nuova sfida professionale, di mettermi nuovamente in gioco, pur consapevole che quello che lascio avrà sempre un posto importante nei miei ricordi e nel mio cuore. Grazie Ducati. Grazie alle tante, fantastiche, persone che hanno condiviso con me questi anni di duro lavoro e di viaggi e circuiti in giro per il mondo. Per chiudere questa mia ultima stagione Sbk mancano ancora quattro gare, e sarà ancora più motivante e speciale combattere per vincere insieme, per congedarmi da tutti i colleghi e tutti i ducatisti, con i quali continuerò a condividere amicizia e passione, e con i quali mi ritroverò ancora a tifare le nostre rosse di Borgo Panigale!»

Un ciao dall'ad
A Marinelli ha tributato un doveroso saluto anche l'amministratore delegato Claudio Domenicali: «Ho iniziato a lavorare con Ernesto fin dal 1995, anno in cui entrò in Ducati, e da allora ho avuto modo di apprezzare le sue doti di competenza, impegno, tenacia e la sua grande passione per le competizioni. Insieme abbiamo condiviso successi e delusioni, sacrifici e soddisfazioni, ma non gli ho mai visto perdere l’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto nel suo lavoro. Sotto la sua responsabilità Ducati ha ottenuto molti successi nel campionato Superbike e naturalmente sono dispiaciuto che abbia deciso di lasciare la nostra azienda alla fine di quest’anno. Gli faccio pertanto i miei auguri più sinceri per la sua nuova sfida professionale, certo che anche nel futuro continuerà a seguire e sostenere la Ducati con l’affetto di sempre».