Biglia incanta, il Milan ritrova il suo regista
Prestazione maiuscola dell’argentino, autentico direttore d’orchestra di una squadra che grazie al suo gioco non ha mai sofferto nei 90 minuti contro la Spal

MILANO - Dai tempi di Andrea Pirlo il Milan non aveva un vero e proprio regista in campo, dai tempi di Andrea Pirlo la linea mediana rossonera era affidata all’improvvisazione e all’inventiva di chi nei piedi tutto sembrava avere fuorchè eleganza e visione di gioco. Come un colpo di spugna, ecco arrivare ora Lucas Biglia, uno che non avrà forse la classe del suo celebre predecessore, ma che è ha innate caratteristiche di regia ed una visione di gioco illuminante, un elemento in grado di prendere per mano la squadra, di impostare quando i rossoneri hanno bisogno di attaccare, di nascondere la palla quando c’è bisogno di congelare la manovra. Contro la Spal, Biglia è stato di gran lunga il migliore del Milan pur senza colpi roboanti, ma impressionando per continuità ed ordine, sempre nel vivo della manovra milanista, sempre vicino al compagno in difficoltà, sempre presente in zona d’attacco e davanti alla difesa. L’argentino si sta pian piano ritagliando il ruolo di leader del centrocampo, di calciatore dai cui piedi dovrebbe passare ogni azione del Milan, colui a cui passare la palla quando la situazione comincia a scottare; in attesa di oliare completamente i meccanismi del nuovo 3-5-2, Montella può contare sul suo direttore d’orchestra, su quell’uomo di regia che a Milanello mancava da circa 6 anni.