28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Formula 1 | Gran Premio di Gran Bretagna

La Ferrari ammette la sconfitta, ma rilancia per la gara

Contro un Lewis Hamilton come quello di oggi c'era poco da fare: «Ha meritato la pole position», ammette Sebastian Vettel. Ma, alla domenica, la Rossa è sempre più vicina alla Mercedes: «Noi riusciamo a usare gli stessi assetti, loro no», è la spiegazione di Kimi Raikkonen

Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel dopo le qualifiche di Silverstone
Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel dopo le qualifiche di Silverstone Foto: Ferrari

SILVERSTONE – Qualcosina di più, in effetti, si poteva fare: almeno secondo Sebastian Vettel, che già via radio poco dopo la bandiera a scacchi si è lamentato con i suoi soliti toni vibranti per il traffico: «Nel giro di uscita dai box mi sono ritrovato imbottigliato in un gruppetto di tre o quattro macchine – ha poi raccontato a bocce ferme in conferenza stampa – Quindi non sono riuscito a scaldare a dovere le gomme e questo fatto ha un po' compromesso il mio ultimo tentativo, specialmente nel primo settore». Il vero limite della Ferrari, infatti, stavolta lo ha dimostrato Kimi Raikkonen, che con un tempo inferiore di due decimi a quello del suo compagno di squadra si è preso la prima fila: «Sono state qualifiche difficili, dalle condizioni variabili, ma la macchina è stata migliore che in tutto il resto del weekend», conferma Iceman.

Fattore campo
Eppure, contro un Lewis Hamilton come quello di oggi, capace di girare sulla sua pista di casa più veloce di mezzo secondo rispetto a tutti gli avversari, non c'era veramente nulla da fare. «Potevamo battere il tempo del suo penultimo giro, ma nell'ultimo è andato veramente fortissimo – si toglie il cappello Vettel – Il distacco era troppo grande, la pole position se l'è meritata lui». «Mi sono fatto un'idea delle curve in cui abbiamo perso tempo – gli fa eco Raikkonen – Ma oggi non eravamo abbastanza veloci per prenderci la pole».

Domenica bestiale
Eppure domani è un altro giorno. E guai a considerare sconfitta in partenza una Rossa che finora ha dimostrato di essere sempre più temibile in configurazione gara che in qualifica. «Rettifico: da quello che abbiamo visto in passato sono loro ad andare più piano alla domenica che al sabato – ribatte il pilota finlandese – Per noi, invece, non c'è tanta differenza: noi riusciamo ad utilizzare le stesse messe a punto anche in corsa. È sempre la stessa storia: domani cercheremo di fare una bella prestazione e di portare a casa tanti punti». Ne è convinto anche il tedesco: «La cosa più importante è che la macchina sia a posto: oggi l'abbiamo migliorata e domani dovrebbe essere ancora più veloce – chiosa Seb – Le mie aspettative sono alte. Mi chiedete se in gara ci avvicineremo alla Mercedes? La risposta è sì, alla domenica siamo stati sempre più vicini. Domani vedrete...».