Preziosi: "Ho venduto il Genoa"
Dopo mesi di contestazioni del pubblico e volontà della proprietà di cedere, il presidente rossoblù annuncia il passaggio delle quote societarie che verrà ratificato entro pochi giorni

GENOVA - Si chiude a Genova l'era legata ad Enrico Preziosi, diventato presidente dei liguri nel 2003 dopo aver ceduto il Como e fautore del biù brillante Genoa degli ultimi vent'anni con il ritorno in serie A e due qualificazioni alla Coppa Uefa (una poi revocata), oltre ad un'immensità di calciatori acquistati, valorizzati, rigenerati e poi rivenduti al miglior offerente. Da oltre un anno, però, l'idillio fra Preziosi e la piazza genovese era venuto meno con forti contestazioni del pubblico che non perdonava più al patron nativo di Avellino le continue rivoluzioni, le squadre costruite a luglio e smembrate già a gennaio; Preziosi stesso, poi, aveva più volte ribadito il concetto di voler vendere la società, un affare che oggi sembra essersi realmente concretizzato, come confermato dal presidente genoano in persona: "C'è un momento per cominciare e un momento per finire - ha affermato Preziosi - e quindi annuncio che ho venduto il Genoa. Le firme arriveranno in settimana, per cui da lunedì prossimo non sarò più il presidente di questo club. Ora attendiamo l'ufficialità perchè in questi casi se manca quella manca tutto, ma ho fretta di vendere, così come chi mi contesta ha fretta che io me ne vada; ma si mettano il cuore in pace i miei detrattori: non vado via per loro, vado via perchè è giusto così». In attesa di conoscere i nuovi proprietari, il Genoa si interroga sul proprio futuro, sugli obiettivi, le ambizioni e i traguardi da raggiungere, dopo 14 anni di presidenza Preziosi, dopo polemiche, scandali, grandi calciatori, derby vinti e persi, ed un blasone riscoperto dopo un decennio di buio quasi totale.