27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Ma il pilota asturiano fa anche un ultimatum alla McLaren

Alonso minaccia: «Potrei lasciare la F1». Ma non per i motivi che credete voi

Fernando torna a ribadire che sta pensando di abbandonare il Mondiale, ma stavolta la lunga astinenza di vittorie non c'entra: è una risposta all'intenzione dei nuovi proprietari del circus, gli americani di Liberty Media, di allungare il calendario a 25 Gran Premi: «Se lo fanno io me ne vado»

Fernando Alonso
Fernando Alonso Foto: McLaren

MONTREAL – Fernando Alonso ribadisce: «Potrei ritirarmi dalla Formula 1». Ma, stavolta, la scarsa competitività della McLaren, le continue rotture del suo motore Honda, la lunga astinenza di vittorie e gli stimoli oltreoceano di Indianapolis non c'entrano. La colpa è dell'intenzione dei nuovi proprietari del circus, il gruppo americano Liberty Media, di allungare il calendario del Mondiale a 25 Gran Premi, contro i 20 di quest'anno: «Se lo fanno me ne vado – sbatte i pugni il campione asturiano – Quando iniziai a correre, in calendario c'erano 16 gare, più i test. Ora si continua ad aumentare il numero di anno in anno. Penso che siamo arrivati già ad un livello piuttosto impegnativo, contando la vita che facciamo, tra gli allenamenti, gli eventi per gli sponsor, i test, gli impegni, e 20-21 gare. Così è abbastanza. Organizzare 25-26 Gran Premi sarebbe positivo da un lato, ma negativo da un altro. A questo punto della mia carriera, considero la qualità della vita più importante di correre per più stagioni in F1. Perciò se il calendario resterà tra 20 e 21 gare, come nell'ultimo paio di anni, sarei contento di continuare; se si andrà verso il livello della Nascar, dove si corrono 40-50 gare, non fa per me. Meglio lasciare il posto ad altri piloti».

Ultimo avvertimento alla McLaren
La realtà, però, è che il futuro di Nando non dipende soltanto dalle decisioni degli organizzatori della F1. La frustrazione accumulata in tre anni di prestazioni deludenti dell'accoppiata McLaren-Honda gioca naturalmente un ruolo importante. Tanto che l'ex ferrarista si spinge addirittura a lanciare un ultimatum alla sua scuderia: «Dobbiamo vincere – tuona – Se ci riusciremo entro settembre o qualcosa del genere, prenderò la decisione di restare. Come ho detto tante volte, la mia prima priorità è vincere un terzo Mondiale in Formula 1. Penso di aver migliorato le mie abilità di guida di queste monoposto negli ultimi 16 anni, quindi questo è il miglior campionato in cui potrei correre. Ma voglio vincere, volevo diventare campione del mondo con questo progetto e non sono in quella posizione. Perciò se non vedrò cambiare le cose e non sarò in una situazione competitiva, magari cambierò progetto. Questa è l'unica cosa che posso dire finché non rifletterò con me stesso, tra settembre e ottobre». Ma l'ipotesi di correre altrove resta comunque in piedi: «Non ho paura del futuro. Se non riuscirò a vincere un terzo titolo qui, correrò in qualsiasi altra serie dove saprò di poter vincere. Continuo ad amare l'automobilismo».