28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Calcio - Serie A

Caso Donnarumma: i tifosi del Milan contro Gigio e Raiola

Anche la parte più calda della tifoseria rossonera alza la voce nei confronti del portiere del Milan e del suo procuratore. Tirare troppo la corda non fa mai bene, soprattutto se ne va della tranquillità di un ragazzino di 18 anni da troppi mesi nell’occhio del ciclone legato al suo rinnovo contrattuale.

Il giovanissimo portiere del Milan Donnarumma
Il giovanissimo portiere del Milan Donnarumma Foto: ANSA

MILANO - La situazione di Gigio Donnarumma e del suo eventuale rinnovo con il Milan è sempre più vicina ad una clamorosa deflagrazione. A buttare altra benzina sul fuoco, è arrivato anche un comunicato della Curva Sud rossonera, la frangia pià calda della tifoseria milanista, diramato nella serata di ieri e decisamente duro nei confronti del giovane portiere di Castellammare di Stabia e del suo ingombrante procuratore.

Basta Raiola
«Scriviamo queste righe, nostro malgrado, perché riteniamo folle la situazione venutasi a creare con il «caso Donnarumma». Stiamo parlando di un fenomeno ma pur sempre di giovanissima età, che in mano ad un procuratore senza scrupoli, sta trovandosi in una situazione che sta innervosendo e non poco società e tifosi del Milan. E’ incredibile come un personaggio possa fare tutto questo tenendo in scacco la società Milan e in parte anche un ragazzo di 18 anni che passa dal baciare la maglia ogni domenica a essere oggetto di discussione, inevitabilmente, dato che sembra un battere cassa fine a se stesso, quello che sta avvenendo. La volontà del giocatore deve avere un peso, la volontà delle società anche, non è possibile che certi personaggi possano non avere scrupoli, e permettersi certi comportamenti, dato che lo scopo principale di questo mercante, è trovare l’accordo e inserire clausole a proprio favore, per cui come avvenuto con la Juventus e Pogba possa intascare un sacco di soldi su una futura rivendita».

Gigio, fatti non baci
«Parliamo tanto di un calcio italiano in grande crisi, e con un potere economico inferiore a quello di altre nazioni, ma se le regole consentono a certa gente di portare via soldi dal mondo del calcio per il proprio tornaconto personale, diventa impossibile sperare in una crescita. Si tratta di milioni di euro che escono dal circuito del calcio e che non ci rientreranno mai più. Ci sono società all’estero che con certi procuratori hanno chiuso, purtroppo al Milan qualcuno pensò bene di aprire le porte a certa gente e purtroppo oggi si vedono i frutti di quel tipo di gestione. Auspichiamo che la nuova società possa finalmente liberarsi di questi personaggi e ripartire in maniera virtuosa, senza subire ricatto alcuno. E speriamo vivamente nell’intervento della federazione, al fine di limitare il potere in mano ai procuratori, perché tutte le componenti del calcio siano sotto una regolamentazione che abbia come scopo finale la crescita del nostro movimento e non delle tasche di chi gestisce i rapporti tra giocatori e società. A Gigio chiediamo di dimostrare ancora una volta carattere e amore per il Milan, ma con fatti concreti, perché purtroppo l’amore non si alimenta solo con i baci ma anche con grandi gesti».