19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Calcio - Serie A

Moggi: «Il grande difetto di Berlusconi…»

Le parole dell’ex dirigente juventino sui due grandi protagonisti del Milan vincente degli ultimi 31 anni: «Berlusconi interferisce troppo con li allenatori; Galliani non è mai stato un amico».

Berlusconi e Galliani visti da Luciano Moggi
Berlusconi e Galliani visti da Luciano Moggi Foto: ANSA

MILANO - Il grande manovratore del calcio italiano, Luciano Moggi, è tornato a parlare dalle colonne del quotidiano Libero. Intervistato sui grandi temi del football nostrano, l’ex dirigente della Juventus si è soffermato a parlare anche del Milan e di chi l’ha guidato a conquistare decine e decine di trofei negli ultimi 31 anni: «Berlusconi è stato il più grande presidente della storia del calcio italiano. Ma aveva un difetto, interferiva con gli allenatori, parlava troppo e spesso li metteva alla berlina. È capitato pure ad Allegri e Ancelotti. Per quanto riguarda la cessione del club, pare che finalmente sia riuscito a vendere, anche se avrebbe dovuto mollare anni fa, quando i figli maggiori hanno iniziato a fargli pressioni in tale senso e si è accorto che non poteva far più nulla per la società e che il Milan non gli dava più ritorno in politica. Invece si è incasinato con la figlia Barbara, è andato in confusione».

Galliani, altro che amico

Tirato in ballo anche l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani: «Giraudo pensava che fosse un amico, io non ci sono mai cascato. Ha tirato a fregarmi perfino quando morì Papa Wojtyla. Mi chiamò il ministro dell’Interno Pisanu per dirmi: ‘Slittiamo di un giorno il campionato’. Poi ho scoperto che Galliani aveva brigato per slittare di una settimana per recuperare Kakà infortunato in tempo per la gara di Siena. Per non parlare di quando Adriano era capo della Lega. La Juve giocava in Champions il mercoledì e lui ci metteva in campionato il sabato. Il Milan giocava il martedì in Europa ma in Italia solo la domenica».