19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Il bilancio dei test di Phillip Island per i due grandi rivali

Marc Marquez trova finalmente «la strada giusta», Valentino Rossi no

Il giorno del compleanno porta in regalo al campione del mondo la soluzione dei suoi problemi di elettronica e motore. Il Dottore, invece, è ancora in cerca del modo per far durare le gomme anche sul finale di gara

Marc Marquez esce dai box sulla sua Honda a Phillip Island
Marc Marquez esce dai box sulla sua Honda a Phillip Island Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – A guardare i tempi non sembrava, ma più che soddisfatto l'atteggiamento di Marc Marquez era preoccupato in questi test pre-campionato di Phillip Island: colpa del nodo del motore e dell'elettronica, che ancora lui e i suoi tecnici non erano riusciti a sciogliere del tutto. Almeno, fino a ieri. Oggi, nell'ultima giornata di prove, infatti, non solo il campione del mondo è riuscito a staccare il secondo tempo, a poco meno di tre decimi dal solito leader Maverick Vinales. Ma, completando ben 96 giri nel corso della sessione, sembra aver finalmente scoperto una via d'uscita ai suoi problemi. Il miglior regalo che potesse sperare nel giorno del suo compleanno. «Abbiamo trovato una piccola strada – confessa il neo-24enne – Ogni giorno dicevo la stessa cosa, che ci mancava ancora qualcosa sull'elettronica e sul motore. Ma oggi, specialmente nel pomeriggio, siamo migliorati molto. Quasi ad ogni uscita il tempo sul giro si abbassava, perché mi trovavo meglio in moto. Sembra che il team stia iniziando a capire cosa voglio da questo motore: non siamo ancora al cento per cento, ma stiamo crescendo a vista d'occhio».

Rossi fatica, ma niente panico
Non può, purtroppo, dire la stessa cosa il suo grande rivale Valentino Rossi. Se Magic Marc sembra avere individuato la giusta direzione di sviluppo, infatti, il Dottore in questi test australiani è sembrato girare a vuoto, e ha concluso undicesimo a nove decimi di distacco dal suo compagno di squadra: troppi, anche per uno che si è concentrato sul passo gara con gomme usate e non ha cercato il tempone. «Ho fatto molta fatica con entrambe le gomme, specialmente l'anteriore – spiega il nove volte iridato – Di sicuro queste condizioni, queste temperature sono completamente diverse da quelle che incontreremo durante il Gran Premio, e lo pneumatico era un po' troppo morbido. Ma sinceramente non era questo il mio problema principale. Ho cercato di lavorare molto sul passo nella seconda parte di gara, dove l'anno scorso facevamo più fatica. Abbiamo cercato delle soluzioni piuttosto diverse ma alla fine non siamo migliorati molto, dobbiamo cercare qualcos'altro». Il suo bilancio di questa tre giorni di prove, dunque, non può essere positivo: «Sembra che la moto abbia dei punti di forza, specialmente nel motore, ma di sicuro questo test è stato più difficile per me: non sono molto contento, dobbiamo far meglio in Qatar. Abbiamo lavorato molto e sodo, abbiamo raccolto molti dati, ma alla fine non siamo riusciti a risolvere i nostri problemi». Il fenomeno di Tavullia, però, non è abituato a piangersi addosso, e cerca di affrontare anche momenti duri come questo con ottimismo. La buona notizia, dunque, è che non si sente poi così distante dai migliori, Vinales e Marquez: «Sono piuttosto vicino, anche se Phillip Island è una pista strana – conclude Vale – Anche qui, come in Malesia, loro sono stati i più veloci e devo ancora lavorare per avvicinarmi ulteriormente. Più o meno direi che ci siamo, ma in Malesia alla fine sono riuscito a fare un buon tempo, qui forse la distanza dai migliori è stata un po' più ampia».