12 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Calcio - Serie A

Niang si ribella e attacca i tifosi: «Basta fischi»

L’attaccante francese reagisce ai fischi che hanno accompagnato la sua prova opaca contro il Crotone e attacca pesantemente il pubblico di San Siro: «Voi non siete veri tifosi». Eppure la prestazione indecorosa di Niang avrebbe meritato ben altro che quei pochi fischi che lo stadio gli ha dedicato.

MILANO - Difficile trovare una maniera per rovinare ancor più una giornata già compromessa da una prestazione indecorosa e da un atteggiamento in campo del tutto ingiustificabile. Eppure M’Baye Niang ci è riuscito. Evidentemente indispettito dai fischi che hanno accompagnato come una mantra fastidioso gli ultimi scampoli della sua partita, contrassegnata da errori in sequenza, nessun dribbling riuscito, un rigore scippato a Lapadula e sprecato malamente, e una sfilza di reazioni scomposte ogni volta che un avversario del Crotone gli rubava la palla, l’attaccante francese ha accusato il colpo e al termine del match ha usato il suo accout Instagram per attaccare pubblicamente i tifosi del MIlan.

Non siete veri tifosi

«Il vero tifoso non viene allo stadio per fischiare ma per sostenere la squadra. Possono capitare dei momenti di difficoltà, ed è in queste occasioni che si sente l'aiuto dei tifosi. Quindi accetto i fischi dal pubblico, ma non giovano ne alla squadra ne a me stesso. Comunque complimenti al gruppo per la vittoria ed ora pensiamo ad uscire con un risultato positivo dall'Olimpico di Roma».

Tutte le colpe di Niang

Tutto giusto, se non fosse che i fischi dei 30.000 presenti a San Siro per assistere a Milan-Crotone, sono arrivati al culmine di una prova fallimentare sotto tutti i punti di vista. Anzichè attaccare i tifosi, forse Niang farebbe bene a fare un bagno di umiltà e accettare l’idea che si può anche non essere in perfetta forma ma non per questo bisogna diventare nocivi per la squadra. Il numero 11 rossonero è apparso in una condizione fisica imbarazzante e non segna dal 16 ottobre scorso contro il Chievo. Ecco su cosa dovrebbe riflettere attentamente l’attaccante francese, invece di parlare di tifosi del Milan.