Honda, arriva il nuovo supermotore 2017
Ha fatto il suo debutto ieri, in una giornata di test privati a Misano, il propulsore evoluto che la casa giapponese utilizzerà in gara dal prossimo anno: i tecnici lo hanno studiato per risolvere i problemi emersi con la centralina unica
MISANO ADRIATICO – Il suo debutto è slittato di un giorno per via dell'acquazzone che ha sommerso la pista di Misano lunedì, data prevista per il test privato. Ma, seppur con 24 ore di ritardo, ieri mattina è effettivamente sceso in pista per la prima volta il motore 2017 della Honda. Un'evoluzione che la casa giapponese ritiene cruciale per mantenere alto il livello della lotta per il titolo mondiale con la rivale Yamaha (e dall'anno prossimo, chissà, anche con Ducati e Suzuki). In questa stagione, infatti, il propulsore della RC213V è stato radicalmente riprogettato, con tanto di albero motore controrotante: una soluzione che, nelle intenzioni dei tecnici nipponici, avrebbe dovuto apportare molti benefici. A rovinare questi piani, però, ci si sono messe le difficoltà di adattamento alla nuova centralina unica introdotta per regolamento in MotoGP: in particolare, il software meno sofisticato di quello sviluppato in casa fino all'anno passato rende più difficile contrastare la tendenza a impennare in accelerazione. Gli ingegneri della Honda hanno reagito come potevano, visto che le regole non consentono di modificare il progetto del motore a stagione in corso, ma tutte le novità necessarie per ovviare a questi problemi saranno introdotte proprio dal 2017. Nel supermotore evoluto, provato appunto ieri da Marc Marquez e Dani Pedrosa e che, nelle speranze della Hrc, dovrebbe rappresentare la sua arma segreta. Il vincitore della gara di domenica e il leader del Mondiale hanno inoltre dedicato alcune ore di test a migliorare la messa a punto delle loro moto di quest'anno, in vista delle ultime cinque gare cruciali del campionato del mondo. Perché va bene pensare già al prossimo anno, ma prima c'è un titolo iridato da vincere.