Il solito Balotelli: «Pallone d’Oro tra due anni»
Esordio con doppietta per l’attaccante bresciano in Ligue 1. Il suo Nizza batte il Marsiglia per 3-2 e Balotelli è l’idolo dei suoi tifosi: «Non è tardi per il Pallone d’Oro, entro due o tre anni posso aggiudicarmi il trofeo»
MILANO - Bentornato Mario Balotelli. Già dopo il suo arrivo a Nizza, suo nuovo club, le avvisaglie erano state positive, ma l’esordio in Ligue 1 con la maglia rossonera (il miracolo dei colori sociali tanto amati) è stato addirittura sensazionale: due gol e vittoria per 3-2 sul Marsiglia in uno dei match più emozionanti della giornata. I tifosi del Nizza sono già pazzi di lui e Balotelli ci ha messo davvero poco a dismettere i panni modesti del calciatore silenzioso visto negli ultimi due anni a Liverpool e al Milan ed indossare nuovamente quelli a lui più congeniali di Supermario: «Il Pallone d'oro? Non è troppo tardi».
Futuro Pallone d’Oro
Il post partita di Nizza-Marsiglia è stata la celebrazione del centravanti bresciano che non ha perso occasione per rilanciare le proprie ambizioni nel calcio che conta: «Penso che il Pallone d'oro avrei già potuto vincerlo, ma lavorando bene e allenandomi seriamente potrei conquistare l’ambito trofeo in due-tre anni. In questi ultimi due anni, la mia capacità di allenarmi è passata dal 10% all’80%, da quando praticamente ho cominciato a lavorare seriamente».
Diverso da Ibra
Inevitabile la bordata al Liverpool, dove la stella di Mario Balotelli sembrava essersi offuscata definitivamente: «Andare ai Reds è stata la peggiore scelta della mia vita. A parte i tifosi, che sono fantastici e qualche giocatore con cui ho rapporti eccellenti il club non mi è mai piaciuto. Ho avuto due allenatori, Rodgers e Klopp, e non mi hanno mai fatto una buona impressione, sia come metodi che a livello personale. Io come Ibrahimovic? Siamo molto diversi. Zlatan lo metti contro i leoni ed è tranquillo; lo metti con gente perbene è tranquillo uguale. Io invece ho bisogno di essere più rilassato, di essere ben voluto».