Vettel, il GP d'Austria inizia con una brutta notizia

SPIELBERG – Comincia in salita anche il Gran Premio d'Austria per la Ferrari. Anche se manca ancora la conferma ufficiale, i tecnici del Cavallino rampante si sarebbero resi conto di dover sostituire il cambio sulla monoposto di Sebastian Vettel prima delle prove del sabato. E questo costringerebbe il pilota tedesco a subire cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza della gara. La brutta notizia, tuttavia, non sembra aver scalfito l'ottimismo del quattro volte campione del mondo: «Qui ci aspettiamo di essere forti – ha dichiarato ieri nell'incontro con i giornalisti – quanto forti lo vedremo, come in tutti i fine settimana. Alcune caratteristiche della pista possono adattarsi meglio di altre alla macchina, non posso esprimere un giudizio, ma sono abbastanza sicuro che saranno tutti più vicini di quanto non fossimo a Baku e, ovviamente, cercheremo di essere ancora più competitivi di quanto siamo stati a Montreal».

Novità tecniche
Seb, insomma, rimane convinto che le chance di vincere il titolo per la Rossa di Maranello non sono ancora sfumate: «Ce la stiamo mettendo tutta, onestamente non è cambiato nulla. Non guardiamo quello che fanno gli altri, ma solo a noi stessi, cercando di migliorare dove occorre, lavorando sui nostri punti deboli e concentrandoci sui nostri punti di forza. Vedremo dove ci porterà tutto questo». Un ulteriore piccolo passo avanti nelle prestazioni dovrebbe arrivare anche questo weekend sotto forma di un aggiornamento della power unit: gli ingegneri hanno infatti speso un altro gettone per sviluppare la MGU-K, migliorando il recupero di energia e dunque la potenza del motore, grazie anche ad un nuovo carburante preparato appositamente dalla Shell. «Se si guarda dove eravamo e dove siamo ora, possiamo dire di aver fatto un grande passo avanti – conclude Vettel – Non avremo la macchina migliore, questo non è un segreto, ma vogliamo averla. Penso che chiudendo il cerchio in tutti i campi abbiamo fatto un enorme progresso, più di chiunque altro, e questo è un motivo di cui essere orgogliosi, ma noi siamo qui per vincere le gare».