Mihajlovic, assist a Berlusconi: «Se facciamo schifo giusto cacciarmi»
Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione alla vigilia di Milan-Juventus, l’allenatore rossonero ha espresso concetti chiari con la consueta onesta intellettuale: «Fin quando sarò l’allenatore rossonero farò di tutto per questa squadra».
MILANO - Probabilmente è arrivato il momento di dire le cose come stanno. Se i giocatori del Milan continuano a schierarsi compatti al fianco del suo allenatore e poi regalano prestazioni indecorose come quelle messe in fila nelle ultime 4 giornate, allora non c’è discussione: sono scarsi.
Interpellato sulla questione, Sinisa Mihajlovic non si è nascosto dietro un dito: «Magari mi vogliono bene perché gli faccio fare cose che gli piacciono e per questo vorrebbero tenermi come allenatore - dice sorridendo il tecnico rossonero -. Scherzi a parte, penso che tutti vadano in campo per fare il meglio, ma ci sono certe cose che è difficile correggere nonostante la buona volontà: certe qualità le hai o non le hai. Come ha detto Montolivo a volte è mancata concentrazione, e questo è un dato di fatto».
«Pensavo avremmo svoltato…»
Però ancora non è ben chiara la ragione di questa evidente distonia tra proclami della vigilia e rendimento poi in campo: «Sicuramente non è divertente dal mio punto di vista, non abbiamo trovato la continuità e questo mi dispiace. Ad un certo punto ho pensato che avremmo svoltato e invece ci siamo persi, non me l'aspettavo. Mancano comunque 7-8 partite e la Coppa Italia, abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e vincere la Coppa Italia, sono partite importantissime in cui dobbiamo dare tutto. Sappiamo che la Juve è forte, ma abbiamo tutte le qualità per batterli, io non vado mai in campo pensando che non si possa vincere. Per questo penso che l’unica cosa che conti è la prestazione domani, mi aspetto quello dai miei ragazzi, il risultato può essere casuale, la prestazione no. Ora dobbiamo cambiare marcia e trovare continuità. Sappiamo che non è un problema di gambe ma di spirito».
«Un anno che vale per 5»
Di sicuro mister Mihajlovic non sente di avere rimpianti per il lavoro svolto in questi mesi a Milanello: «È passato quasi un anno di Milan ma mi sembra di aver vissuto 5 anni per tutto quello che ci è successo e per come abbiamo cercato di trovare soluzioni per risolvere le difficoltà. Ci sono certe cose che anche con la buona volontà non si riescono a correggere. Ho fatto notare le differenze tra le ultime partite e quelle in cui vincevamo e si vedevano le differenze di atteggiamento e prestazione. Se non sono riuscito a dare continuità, io mi prendo le mie responsabilità».
«Ho la coscienza pulita»
La sensazione generale è che comunque possa essere arrivata al capolinea l’avventura di Mihajlovic alla guida del club di via Aldo Rossi: «Come tutti gli allenatori al mondo sono giudicato per i risultati e il lavoro svolto. Se nelle prossime partite continueremo a fare schifo è normale e giusto che il primo a pagare sia io in quanto l'allenatore. Non mi sorprenderebbe la cosa. Ma sono sicuro che finché sarò il tecnico del Milan darò il massimo e farò dare il massimo ai giocatori, ho la coscienza pulita e non mi fascio la testa pensando al futuro: farò quello che so e mi piace fare».
- 06/11/2022 Anche l'Atalanta va ko: e ora chi può fermare questo Napoli?
- 30/10/2022 Lecce-Juventus 0-1, Fagioli sbanca Via del Mare. Napoli travolgente, 4-0 al Sassuolo
- 29/10/2022 Massimiliano Allegri: «Locatelli e Vlahovic out a Lecce. Chiesa e Pogba? Forse col Verona»
- 23/10/2022 Milan-Monza 4-1, Napoli agganciato in testa. L'Inter sbanca Firenze al 95', decide Mkhitaryan nel recupero