20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Così cambiano i Gran Premi

Nuove regole: la F1 diventa più veloce (e spettacolare?)

Dall'ultimo incontro a Ginevra escono proposte rivoluzionarie: dalle qualifiche a eliminazione all'introduzione di vetture più estreme e rapide, fino all'idea di una calotta per proteggere la testa dei piloti

BARCELLONA – Mentre in pista rombano i motori, nel paddock dei test di Barcellona arrivano gli echi da Ginevra, dove in coincidenza con il salone internazionale dell'automobile si è tenuto un importante incontro della Commissione F1. Dopo mesi di proposte, boutade, ripensamenti e trattative, finalmente scuderie e Federazione hanno trovato l'accordo: manca ancora la ratifica ufficiale del Consiglio mondiale della Fia, ma quella resa nota oggi dovrebbe essere la nuova fisionomia del Mondiale. A cambiare, probabilmente già a partire da quest'anno, sarà innanzitutto il format del weekend di gara, con l'introduzione di una nuova qualifica a eliminazione. Nel primo turno, della durata di sedici minuti, dopo sette uscirà di scena il pilota più lento, poi novanta secondi dopo il penultimo e così via fino a lasciarne in lizza solo quindici. Lo stesso meccanismo verrà riproposto poi nel turno centrale (di quindici minuti, con la prima eliminazione dopo sei) e in quello decisivo (di quattordici minuti, con la prima eliminazione dopo cinque), che si concluderà con una lotta testa a testa tra le due macchine più veloci. Alla domenica, invece, i tifosi potranno votare online il loro «pilota del giorno», che sarà premiato sul podio in mondovisione insieme ai primi tre classificati del Gran Premio.

E dal 2017...
Più significative, almeno dal punto di vista tecnico, sono invece le novità che si prospettano per la stagione 2017, anche se bisognerà attendere ancora, almeno fino al prossimo 30 aprile, perché assumano la loro forma definitiva. La proposta è di allargare le gomme, gli alettoni, il fondo vettura e il telaio, con l'obiettivo di aumentare il carico aerodinamico e la velocità in curva, fino a rendere le monoposto più rapide anche di tre secondi al giro. I motori, invece, dovranno diventare più economici, accessibili, ravvicinati sul fronte delle prestazioni e anche più rumorosi, ma potrebbero anche fare un salto in avanti notevole di potenza, aumentando il flusso di carburante fino ad avvicinarsi alla fatidica quota di 1000 Cv. Resta da vedere se queste nuove macchine che andranno più forte riusciranno anche a creare gare più spettacolari: e questo, purtroppo, è tutt'altro che scontato. Infine, l'ultima parola d'ordine lanciata dalla Federazione è quella della sicurezza: si continua, infatti, a discutere della possibilità di introdurre una protezione per la testa del pilota, tornata di attualità dopo la tragedia di Jules Bianchi. L'idea preferita è quella della calotta protettiva attorno al casco, proposta dalla Mercedes, ma non si esclude anche quella di un parabrezza aperto sulla parte superiore. Per avere più certezze, comunque, dovremo attendere ancora. Almeno altri due mesi.