Boateng, vitamina Milan: «Uniti per vincere»
Il fantasista ghanese, malgrado il ruolo non di primissimo piano assegnatogli da mister Mihajlovic dal punto di vista tecnico, è sempre più leader dello spogliatoio. Lo conferma la cena della squadra organizzata proprio dal Boa che ha cementato l’unione del gruppo.
MILANO - Hai visto mai che quello che era stato annunciato solo come un acquisto di forma più che di sostanza, voluto espressamente dal presidente Berlusconi per compiacere l’amica Melissa Satta, non possa rivelarsi a brevissima scadenza prezioso per il futuro del Milan?
L’ipotesi è tutt’altro che campata in aria, non tanto per il plus offerto finora da Kevin Prince Boateng dal punto di vista tecnico tattico alla crescita della squadra di Mihajlovic, quanto per l’energia e l’entusiasmo che il Boa è riuscito a portare come valore aggiunto ad un gruppo apparso fin qui sul depresso andante.
«Uniti per vincere»
La cena organizzata mercoledì sera a Milano, alla quale hanno partecipato praticamente tutti i calciatori rossoneri, ha cementato ulteriormente un gruppo che ora finalmente ha il diritto di chiamarsi tale, quando fino a qualche settimana fa era per definizione unanime un insieme di individualità peraltro mal assortite tra loro.
«Abbiamo mangiato insieme, ci siamo fatti qualche risata e ci siamo detti che dobbiamo vincere contro il Genoa - ha spiegato il ghanese, prima di incontrare i tifosi al Milan Megastore -. Il terzo posto? Siamo uniti per vincere contro il Genoa, questo è il nostro obiettivo. Per il momento non parliamo di posizioni, vogliamo solo giocare bene e vincere».
«Basta perdere punti con le piccole»
C’è però qualcosa su cui il Milan deve ancora lavorare: «Sappiamo che domenica c’è Fiorentina-Inter e lì si lasceranno dei punti. Noi recentemente le abbiamo battute entrambe, ma adesso conta vincere con le piccole, non possiamo sprecare così tanti punti con le squadra che ci sono dietro in classifica. È sicuramente su quest’aspetto che dobbiamo migliorare».
«Contro l’Inter il mio discorso ha funzionato»
Dal punto di vista tattico, l’esperimento Boateng sulla fascia sinistra non ha convinto mister Mihajlovic. Domenica poi è pressoché certo il ritorno di Bonaventura e per Prince si profila un’altra panchina: «Non so se sono già in condizione per giocare una partita intera, però io mi sento pronto. Spero di dare qualcosa alla squadra ma non so in che ruolo, certo ho le mie preferenze ma è meglio non dire quali. Comunque io sono sempre positivo. Sto cercando di mettere in testa a tutti che dobbiamo adorare questo sport, andare in campo con gioia. Contro l'Inter ha funzionato, il mio discorso ha scaricato un po' la pressione e i risultati si sono visti».
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